Cuoco pratico - 1867 copia
» 1 . Pa s t i g l ie d i r o s e. Tr i t u r a te un c h i- l og r. di zucchero bianc l i i ss imo , passatelo per istaccio di seta a fine di separare la polvere più fina da que l la grossa e grane l l osa. Sc iogl iete que l la polvere fina a fuoco lento tfon 150 g r am, d'ac- ua di rose (alla quale potrete dare i l colore elio stesso fiore inf ondendovi un poc o di c o c c i– n i g l ia con una mi n ima parte d ' a l l ume ), ed ai pr imo bol lore dello zucchero agg iunge te la po l– vere granel losa suddet ta, agi tando prontamente. Quando lo zucchero sarà tut to di sc i o l to, ver sa– telo a gocc ia a gocc ia sopra una tavo la di marmo o di metal lo ben l ev i gata, separate le une dal le a l t re, lasciatele rapp i g l i ar e, distaccatele dal la t a– v o l a^ serbatele in vasi di ve t ro ben ch i us i, per di fenderle dall 'umidità. 5 9 *. P a s t i g l ie d i ve r s e. Si fanno allo stesso modo sopra descr i t to anche le past igl ie di cedro, di fiori d ' a r a n c i o, d ' an i c e, di b e r g amo t t a, di cannel la, ecc., adoperando, invece de l l ' acqua di rose, le acque o le essenze di questi "aromi. Si dà poi alle past igl ie i l colore più propr io al la loro specie, adoperando la c u r c uma per i l g i a l l o, l ' azzur ro di Pr us s ia per i l celeste, e i l mi scug l io di questi due co l ori per i l verde. I G I UL E B BE E SCIROPP I. La base del g iul ebbe e dei sc i roppi essendo lo zucchero, ne conviene pr ima par lare del la chiar i f i caz i one e c o t t ura di questo. 593« Ch i a r i f i c a z i one de l lo zuc che r o. Non debbesi adoperare che ot t imo zucchero raf f inato. La chiar i f i caz i one del lo zucchero si fa c o l l ' a l bu- mina o chi ara de l l ' uovo sbat tuta con acqua, nel la proporzione di tre b i c ch i e ri di questa u l t ima con
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