Cuoco pratico - 1867 copia

ins ieme con a l t re t tanto zucchero in peso, o poc o meno, turando pçi il detto vaso e mettendolo a bagnoma r i a. Appena lo zucchero sarà di sc i o l to, lasc iate es t inguere da se i l fuoco, e dopo che i l sc i roppo si sarà perfettamente raffreddato, lo v e r– serete in bo t t i g l i e. 6 0 2. S c i r o p po d ' o r z a t a. Prendete 75 g r an i, di mandor le amare e 500 g r am, di mandor le d o l c i; mondatele, scottandole con acqua bol lente, as c i u– gatele e mettetele in un mortaio di marmo. l n^ tanto avrete in pronto 8 et togr. d'acqua e c h i- l og. 1 \fì di zucchero. Ponete nel mo r t a i o, i n – sieme col le mandor le, un po' di questo z'ucchero (60 o 70 gram.) ed al cune gocci e d'acqua e pe– state ben bene il tut to finché siasi formata una pasta nel la quale non si scorga a l cun f rammento di mand o r l e; al l ora agg i unge te la metà o poc o più de l l ' acqua che vi r imane, e fatevi sc i ogl i ere questa pas t a; indi passate a traverso un panno– l i no, che da u l t imo torcerete fortemente per farne usc i re il latte di mando r l e; r imet tete nel m o r– taio la feccia bianca che è r imas ta nel pannol ino, agg i unge te a l t ro poc o di zucchero e l ' acqua che vi è avanzata, versandovela a poc o per vo l ta, e fi– nalmente passate anche questo mi s cug l io per pan– no l i no, spremendo questo assai forte, ed un i te i due l i qu i di cosi r e su l t a t i. Ciò fatto, cuocet e e c h i a– r i f i cate in una ca lderuo la lo zucchero che v i r i – mane, e quando è a g r an piuma versatevi i l latte di mandor l e, lasciando il mi scug l io sul fuoc o e r imes t ando finché c omi nci a bo l l i re. Agg i ung e te un poc o d ' acqua di fiori d' a r anc i o, o al cune gocci e d'ol io essenziale di c ed r o, e finalmente versate questo sciroppo in vaso di t e r ra per f ar– ve lo raffreddare ed i ndi imbo t t i g l i a r l o. 603. S c i r o p po d i c a p e l v e n e r e* Pr ende te Il Cuoco pratico. 16

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