Cuoco pratico - 1867 copia
260 per a g g i ung e r vi zucchero al bi sogno, poiché f a– cendolo dopo , il l i quo re s ' i n t o r b i d i r e bbe nuo– vamente, e qu i ndi si renderebbe necessaria un ' a l– t ra f i l t raz i one. 651. Ratafià. «Panici. T r i t u r a te in un mo r- tajo un e t t ogr. d ' ani ci v e r d i, 5 0 6 semi d'anice stel lato, e 25 g r am, di c o r i ando l i; ponete i l tut to in un vaso col la scorza di due l imoni e qua t t ro l i t ri d ' acquav i t e, 0 due l i t ri di sp i r i to a 33 g r ad i. Lasc iate infondere per un mese, avendo p r ima turato bene i l v a s o; in capo a questo tempo colate i l l i quore ed agg i ung e t e vi 6 et togr. di zucchero sciol to in pochi ss ima acqua se avrete adoperato acquav i t e, ovvero in due l i t ri d'acqua se avrete invece fatto uso di sp i r i t o. F i l t r a te i n di il l i quo r e, e r iponetelo in bo t t i g l i e, che turerete e s i g i l l ere t e. « 5 3. Rataf ià d i no c c i o l i. Ponete in un vaso dei nocc i o li d'albicocche, recentemente us c i ti dal f rut to, avve r t endo che i l vaso ne r imanga pieno sino a t re qua r ti de l la sua capacità; colmate i l vaso d ' acquav i t e, ed esponetelo coperto al sole per due mes i. Passate poscia per i stacc io, ed a g– g i unge te per ogni l i t ro di l i quo re 180 g r am, di zucchero sc i o l te i n p o c ' a c q u a; lasciate ancora il vaso in riposo per otto g i o r n i, e finalmente fil– trate i l ratafià, che r i por re te in bot t igl i e. Se adoprerete noc c i o li di pesche, i l l i quore r i e- scirà più gus t oso; ad o gni modo dovrete sempre schiacc iare una parte dei nocc ioli pr ima di me t– t e r li in infusione, lasciando l oro la mando r l a. In questo ratafià non v ' ha agg i un to a l cun aroma. 653. Ra t a f i à di no c i. Prendete un cent inaio di noci v e r d i, i l cui gusc io sia ancora abbastanza poc o i ndu r i to da lasc iarsi faci lmente trapassare da una s p i l l a; pestatele in un mortajo, e pon^
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