Cuoco pratico - 1867 copia

057. Rata f i à d i cotogne. Grat tate del le co– togne sino al torsolo; fate macerare questa r a– s ch i a tura senza i semi per lo spazio di tre o quat t ro g i o r ni in poca quantità d'acqua, che vi verserete sopra t i e p i da; i n di spremetela forte– mente con un pannol ino per estrarne ii su c c o, che peserete ed uni rete ad una quantità, eguale in peso, di acquav i te insieme con 180 g r am, di zucchero per ogni litri» del mi s cug l i o, ed al cune mandor le amare, con un po 'di canne l la, garo fani e c o r i ando l i. Lasc iate infondere il tut to p e r due me s i; i ndi filtrate e versate il l iquore in b o t t i– g l i e. Perchè questo ratafià sia buono, bi sogna l a– sc i ar lo invec chi are, e bever lo sol tanto dopo un anno. ©SS. Rata f i à d ' ang e l i c a. Prendete 3 et togr. di steli d ' ange l i ca al momento in cui la pianta sta per fiorire; soppestateli in un mortaj o, e po* neteli poscia in un vaso con tre l i t ri d acquav i t e, turando ermet i camente il vaso e lasciandolo al sole per un mese.Scorso questo tempo, passate i l l i quo re per pannol ino, premendo alquanto, ed a g– g i ung e t e vi 2 et togr. di zucchero sciol to ne l la m i– nor qtamntità d'acqua possibi le ins ieme ad un po' di canne l la, macis e garo fani. Fate infondere nuo– vamente i l tut to al sole durante lo spazio d ' un a l t ro mese, e finalmente filtrate il ratafià e c h i u– detelo in bot t i g l i e. 659. Ra t a f i à di T i s c i o l e. Compr ime te in un mortajo un ch i l og r. di v i s c i o l e, che avrete p r ima pr i vate del gambo, e schiacciatene pure i noc c i o l i. Lasc iatele in riposo per due g i o r n i, d u– rante i qua li farete macerare a parte la scorza d ' un l imone in due l i t ri d ' acquav i te. Mescolate il tut t o , ed agg i unge te 8 et togr. di zucchero sc iol to in pochi ss ima acqua. Lasc iate infondere i l mi s c u-

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