DANDOLO - Enologia II - 1812

r AL CAPITOLO PBIMO. * 1 *5 fcine si traggano in generale v ini mediocri e pò- co durevoli ? E tutta colpa del modo rozzissimo con cui generalmente essi vengono fatt i. Se i l sistema di col tivazione del le nostre v i ti potesse esser e da per tutto come in Da l ma z i a, io non saprei offrirne un migl iore per accoppiare la squisitezza a l l' abbondanza de l l 5 uva. Anche nel regno però vi sono alcuni pochi luoghi ne' quali la col tivazione è presso a poco simi le al la da lma– t i ca , ed i v !^ riescono eccel lent i. V i sono tanti al tri fondi l i col le , ma g r i, c a l c a r e i, arenos i, e al tri di p i anu r a, che potrebbero ammettere un sistema egual e di col t ivazione. In que* luoghi del la Da lma z i a, ove si co l t i va– no in maggiore quantità le v i t i, i l terreno ca l ca– reo di pianura è anch' esso piuttosto mob i l e, sec – co e magro, come in mo l ti de ' nos t ri c o l l i, e co– me ne' col li dalmati n i. Ho osservato che la d i f– ferenza tra 1' uva de' vigneti novel li , sempre i n – feriore a quel la de' vigneti vecchi , è meno sensi– bi le in Da lmaz ia che tra noi. Questo accad e perchè in Da lmaz ia s'ingrassano poco o nul la anche i vigneti nove l l i. L' ingrasso riduccsi pressoché a dissodare e mobi l i zzare som– mamente la terra , ove si piantano i mag l iuo li ( rasali ) o i l vigneto, affinchè la sola terra c o l i' influenza delle cause naturali possa dare l ' a l imen– to conveniente alla pianta. Al l ' oppos to noi non v o– gliamo mobi l izzare cho poco la terra attorno al la v i t e, ed in vec e vogliamo introdurre un al imento artifiziale , copioso , eh' è i l letame , nutrimento che genera manifestamente un' alterazione ne l la qualità delle uve che da quel la vite si traggono.

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