DANDOLO - Enologia II - 1812

AL CAPITOLO PMMoJ l 3 l sarebbero rispetto al le p r ime V olivo y i l persico 9 ec. e rispetto a l lo seconde i l prugno A i l cilie– gio s eo . T u t li sanno ch e i v i ni p r e l i ba ti , s i naz i ona li che s t r an i e r i , vengono d a v i ti a pa lo e staccat e d a qua l unque pianta. A questa regola no n v i possono esser e ch e b e a poche eccez i oni. W anzi dimostrato da l la esperienza ch e q u a l u n– que si a l a specie degli a l be r i posti a canto al le v i – ti , $ssi fanno sempre degenerare una buona v i gn a. ( i l ) F i nché i l t ra l c io è t e n e r o, come appunto l o h i n maggio e d anche i n giugno secondo i luoghi e le circostanze , s i l eva esso co l le mani senza re- * car e i l mi n imo danno a l la vi te. Se questa operazione s i facess e pi ù t ardi , i l tralcio sarebb e a l cun poco legnoso , e a l l ora b i – sognerebbe tagl iar lo , pe r no n fa r soffrire l a v i t» s t rappandolo. In questa operazione è sempre necessario ch e l a mano si a esperta. N on solamente essa opererà co n grande s ped i– tezza , m a essa no n leverà ma i que l le cacciat e 9 o quo 5 getti vigorosi ch e preg iudi cherebbero a l la t i t e pe r F anno succes s i vo, m a solamente toglierà* q u e l l i, ch « sono o debo li , o i t e r i l i, o i n q u a – l unque modo dannos i. Man c ando l a mano esperta , meg l io è no n fair nu l la , perchè sarebb e peggio i l fa r ma l e. 0 t N on v ? h a dubb io ch e l a parte mer idiona le de l regno d ' I t a l ia ul t imamente aggregata no n si a ca- « i

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