DANDOLO - Enologia II - 1812
AL « A D I T O LO T E M d. 1 enunc i a t e, vegl ino da per tut to affinchè le cos e si facc iano con somma esattezza. N on tema i l propr i e t ar io qua l che spesa e cu ra di più , pe r chè i l vantaggio che ne t rarrà sarà as– sai maggiore de l le spese . I co l oni debbono andar© ogni sera a r ender conto al propr i e tar io o a c hi 10 rappresenta , de l lo stat o de l la vendemmi a. C o si 11 propr i etar io vien posto al fatto di tutto per dar*> le u l t e r i ori disposizioni . 11 propr i e tar io o i l f a t– tore aventi le cognizioni opportune devono cercar d' instrui re a poco a poco e con dol cezza i l c o l o– no , onde render lo vieppiù interessato. (no) Io lascio per u l t ima la mondatura d e l l ' u va di scarto per non int er rompere o r i tardare 1' ope r a– z i one impor tant i ss ima de l la vendemmia e de l la monda tura de l l 5 uva a mi sura che viene v e nd em– mi a t a. Te rmi na ta poi la gran v e nd emmi a, se o c c o r r e, si aumenta il numero del le donne , e presto si fa la» monda tura de l l' uva di scarto. (a3) Questo è i l modo con cui io fo la vendemmi a– si pot rebbero anche vendemmi are i n due vo l t e, in tre vo l te le uve di fferent i. Basta che si v e ndemmi anche i n una vol ta sola, purché si segua i l modo i ndi ca t o. M a c hi vuo le o è costretto a far i n due o tre vo l te la v e nd em– mia , comincerà dai vendemmi are pr ima le uve più ma t u r e, e poscia le uve meno ma t u r e, le qua li , andando ben e la stagione , avranno p iù tempo di ma turare. E^.certo che nel vendemmi are come h© i a d i c a*
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