DANDOLO - Enologia II - 1812

>S5 ANNOTAZ I ONI to v i è sommo vantaggio 5 e lo proverà i l p a r a– gonare , a circostanze eguali , i l v i no d i vendente * saia b en fatta con que l lo di una vendemmia fatta Senza (Juest e poche cautele. T ra noi la vendemmia si fa contemporanea-^ men te a mo l ti a l t ri impor t anti e i ndi spensab i li Vo ri de l la campagna. Ho scel lo qu i ndi i l metodo fche mi parve i l più. fac i le e i l megl io inteso. C hi crederà di averne un migl iore , lo prefer i rà. Ch i un que vorrà conoscere separatamente la q u a– l i tà del le di fferenti uve che vengono da vigneti d i f – f erenti farà de l l ' uva di ogni vigneto separatamente Si vino * tanto i l pr imo > quanto i l secondo anno - 9 occor rendo. Es ami nando poscia con cura i v i ni ot tenuti da quest e uve separat e * verrà tosto a r i l evare qua li Sarebbero le qual ità che ne' v i ni ot tenuti mancas– sero 5 ed abbondassero negli a l t ri ^ onde mes co– lare ins ieme nei successivi anni quel le t a li u v e. Da questo studio faci le , fondato sul la d i f f e r en– za de' f ondi e sui gusto d e' consumatori , ne v e r– r ebb e ben presto una cognizione impor t an t i s s ima a l l ' eno l ogo , que l la cioè di mescolare le uve di due o più vigne ad un tempo , aggiungendo co si nuovo pregio e va lor maggiore ai p r op ri v i n i. I l propr i e tar io non ha che a v o l e r e, per f ac i lmen te i ns t ru i r si ed anche a r r i c c h i r s i. (a^) Pe r c hè ad ogni vocabolo cor r i sponda u n' i dea esatt a intendo che pigiare sia i l pestar l ' u va ne l la benacc ia , e follare sia i l muove re , agitare è mescolare le sostanze tut te , quando V uva pigi ata è nel tino*

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