DANDOLO - Enologia II - 1812

AL C A P I T O LO *TEkZO. igg r fa5) E c co ciò che per termine medio io ho os– servato. Ne l le uve che danno v i ni leggieri , i l p r imo mosto i nd i ca al pesamosto d i e ci g r adi e mezzo , Il secondo und i ci gradi , Il terzo und i ci gradi e mezzo. N s l le uve > che danno v i ni alquanto generos i, Il pr imo mosto i nd i ca 16 gradi , l i secondo 16 gradi e mezzo , I l terzo 17 g r ad i. N e l le uve , che danno v i ni generosi , l a densità dei mosti segue presso a poco l a progressione de– g li a l t ri sunnomi na t i .. (a6) Cade mo l to in acconc io i l far ri f let tere a que– sto propos i to , 1. Che se dal fiocine, o cor t ecc ia d e l l ' u va non fossero uscite tutte le sostanze d i c ui si compone il grano , que l la tale sostanza , che dent ro v i r i – maness e , non pot rebbe da se sola b en fermentare , e qu i ndi non pot rebbe ma i pr odur vino» 2. Che per conseguenza, tunto nel caso c he l e det t e cor teccie rimanessero nel t ino t a li qua li c i vengono po s t e, quanto se dentro ad ess e p e n e– trass e del mosto , ne ver rebbe necessariamente , che nel p r imo caso r ima r r ebbe ne l la bu c c i a u n succo non att o a dar v i no , succo che si a l t e r e r eb– be più o meno entro l a buc c ia stess a ; e che n e l secondo cas o , si formerebbe entro la cor tecc ia u n cat t ivo v ino , per chè le propor z i oni t ra i p r i n c i pj componenti quel l i quore interno sarebbero no t a– b i lmen te al terate. 3. Che per conseguenza tanto nelP uno che

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