DANDOLO - Enologia II - 1812
B en emp i u ta poscia c ben chiusa la boi* te o i l r e c i p i e n t e, si pone in luogo 9 ove si possa faci lmente t ravasare. C hi ha gran bott e da chiar i f i care , fa la sopra descritta operazione in più o meno bo t– t i ce l le a volontà 5 e così dee fare , pe r chè l a chi ar i f i caz ione ne l le bot ti grandi non può r i u* s c ir ben e . D o po più o meno g i o r n i, secondo che la t empe r a t ura è più o meno f r e dd a, e l ' a r ia è s e c c a , la chiar i f i cazione ne l la bott e è c om– p i u ta : spess e vol te bastano sei g i orni a r en– dere i l v i no l imp i d i s s imo . Ab b i amo detto di sopra , che se la sta– gione è t i epida o c a l d a, se non soffiano venti di n o r d, la chiar i f i cazione si fa con istento, nè si pot rebbe d i re in quanto t empo ess a si c om– p ia , imp i egando anch e g i' inf reddamenti sopra i nd i c a t i. G li sp i ne l l i ni de l le bot ti ( fig. 37. ) i n d i- chera i ;no i l momento in c ui i l vino è l i mp i– d i s s i mo, onde procedere a travasare i l vino chiar i f icato ( 6 7 ). Que s ti v i ni così chiar i f i cati possono a vo– gl ia de l l ' eno l ogo r i po r si in bo t t i g l i e, in fia– s c h i, etc. n e ' q u a li conserveranno sempre la l oro l i mp i d e z z a, e dureranno mo l t i s s imi anni* Si è già mostrato al trove ( cap. X . §. 1« ) eoa
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