DANDOLO - Enologia II - 1812
DEI VIM . r iusc i ta t roppo f o r t e, si mescola al vino so l– forato del vino non solforato : e se la solfora-* z i on* sembra leggera , s aggiunge un altro se– s t o , qua r t o, o più di sol forazione. II modo mio di solforare e le p r opo r z i oni indicate per la quantità del solfo possono i n – tanto servire di qual che norma , s inché la p r o– p r ia esperienza insegni megl io . I n mezzo a l la varietà dei me t od i, mi sembra d ' aver resa b r e– ve e facile questa operaz i one, col la quale in un* ora si possono sol forare venti brente di vino* Qu e l li che fanno s c i l oppi di zucche ro d i u v a, hanno me todi mo l lo fac i li di solforare i ri g r ande: i l mio si appl i ca con bastant e faci l ità anche a mezza brenta di vino . C hi solforasse v i ni non ben depu r a t i, n on otterrebbe un comp i u to effett o . La sol forazione può anch ' e s s é re u t i lmen te impi egata ogni vol ta che un vino mos t ri d i – sposizione a l l' acetosità , perchè di s t ruggendo essa l ' e f f i cac ia del l i e v i t o, impedi sce che Y al– terazione acetos a progredi sca Da l le cos e dett e si potrebbe qu i ndi c o n– c ludere ; 1. Che la solforazione è la sola fra tutte le operazioni dell' enologia che diretta– mente attacchi e snaturi il lievito contenuto ne" vini . 3. Che al totale snaturamento del Ile-
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