DANDOLO - Enologia II - 1812

si conserva pe r f e t t amen t e, e vien prefer i to net mercati a tal altro che per l a qualità del l* uva avrebbe dovuto valere un terzo o una metà di più . Primo* Dei recipienti di legnò . V I rec ipi enti di legno di sperdono sempre più o meno insensibi lmente di l i qu i do , se– condo la grossezza del le do g h e, i l trapelare per le fessure dei f o n d i, e per parecchie al tre c i r cos t anze. In generale i l l i qu i do che si d i * sperde è più sott i le e più spiri toso del v i no ^ ' qu i ndi più preziosa la perdi ta . Ques to danno è però pi cc i o l i s s imo nei re*- c i p i enti ben fatti e ben sopraweggh i a ti . I buoni r ec ipi enti di legno hanno i l vati* taggio di poter servi re non solo al la conser-* vazione i n grande dei v i n i, ma pur an die a l * F oggett o d i r ende r li c omp i u t i, per chè la p i c– cola fermentazione , la depuraz ione ec. si fan DO sopra una gran massa di v i no: e senz'ess e n on sì ottiene mai un vino c omp i u t o. Q u i n di a conservare la quantità di v i no c he occorre al g i orna l i e io consumo d i una na– z i one t roppo sono necessar j i vasi di grande capaci tà . Y e d r emo al Gap. Y * d i questa se*

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