DANDOLO - Enologia II - 1812

b f iL Vl f tO, 41 dal v i n o, T agr icol tore non crede i l danno che il vino ne ha so f f e r t o. P er disingannarsi e c onv i n c e r s i, conf ronti i l vino posto in b u on rec ipiente co l lo sless o v i no tratto da rec ipi en– te non per fet to, e sentirà la di f ferenza. C he se poi la mancanza di cure giungesse a segno di non ben chiudere e non tene r bef t empiute le botti ^ al lora comincerebbe anch e ne l la buona bott e un nuovo gener e di al tera– z i oni che di giorno in giorno scemerebber o nel vino generos i tà, p r e g i o, valore e durata ( 'Gap » I X , §. 3 . ). Secondo ì)ei recipienti di vetro iti Usò. Per quanti progressi abbia fatto Y art e Vetraria , ess a non è mai giunta a far vasi as– sai gr andi ad un tempo e manegg i ab i l i: i l che sarebb e u t i l i s s i mo, pe r chè nei vasi di vetro ben ch i usi nu l la si di sperde del l i quore , e di più si por tano anch e più faci lmente di tut ti g li a l t ri a perfetta mondezza. L a l oro pi ccol ezza , il non perdersi nu l la di cpianto contengono , se sono ben ch iusi , fa sì che non segua più dentro essi la pi cco la f erment az i one, e che un v i no più non si c om– p ia 5 ma che conservi dopo di eci anni le qua*

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