DANDOLO - Enologia II - 1812

iifei Y I NI CUÀsf t. S$ «viluppo d i qua l unque movimento fermeri tante. Q u el vino p e r d& può colà durare mol t i s* situi anni e beni ss imo depurar s i. Tu t to ciò e slato altrove reso evidente ( cap. I X §. 2. } Uu vino p e r l ' oppo s to tratto da cant ine fresche o f r e dd e, e portato in l uoghi più te– p i di , e dove Y aria è d ' ordinar io pregna d i v a p o r i, come da Varese a M i l a n o, giunto che siavi ,«non solamente non trova ajat o nel la t em– peratura p e r de pu r a r s i, ma nel la travasatura a conlat to di un ' a r ia umi da e tepida trova anzi nuove cagioni d i maggiormente al terarsi ( c apè A l l o ra quel v i n o, travasato che sia., più n on sembra i l vino di p r i m a; diffìci lmente si epura e r iacquista la pr ima sua l imp i de zza : a n zi se la stagione e la temperatura è calda , il vino s' altera mo l lo più e talvol ta anchtì per i sce. Sempre più chi aro è dunque ^ che i v i ni esposti a ' vi aggi ne l l ' i n t e rno vanno soggetti ad al terazioni uni camente perchè non sono s t a ti ben depura ti , e pe r chè in conseguenza abban– donano per lo squassamento più o meno di sostanze sol ide , le qua li tendono ad al terar lo ed anch e guas t ar l o, se circostanze prop i z ie non ne favoriscono la caduta al fondo } e non i m– pedi scono qua l unque fermentante mov imen t a,

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