DANDOLO - Enologia II - 1812
f ) 3 CAG I ONI C on tai s emp l i ci me zzi i l vino 'l t raspor– tato anche i n l u g l i o, giungerà egualmente buo^ no e più f reddo al luogo di sua de s t i na t one di que l lo c he era ne l la cant ina da cui venne t r auo. Ab b i amo veduto al trove ( V . nota 6 f ) che la svaporazione de l l ' a c qua si fa s emp r e, anche a spes e del calore dei l i qu i do contenuto nel recipiente umet tato. Q u i n di anche col solo sempl i c i s s imo mezzo di umet tar la botte ( co– me poco sopra si è de l to ) si possono senza t imore trasportare i v i ni tanto in inverno quan- • to sotto i raggi più cocenti del sole. L ' e no l ogo famigi iar izzato coi p r i n c i pi d e l i' arte comprenderà in poco tempo quanto sian o essi f econdi di ut i l i ss ime app l i caz i oni per iscio- gl iere i casi dubbj e de t erminar si nogF i n– c e r t i: e scorgerà sempre più che ne* passati t empi qutrst' arte sembrava piut tos to conge t tu– rale che fondata sovra p r i n c i pi cert i. Da l le cos e dette si pot rebbe qu i ndi c on– c ludere : Che la chiarificazione , il tener fresca., pie– na e chiusa la botte del vino che si traspor– ta , e r impedire che v entrino sostanze al– teranti ^ fanno che ogni vino comune possa essere trasportato nelV interno y senza soffri* re la più piccola alterazione.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=