DANDOLO - Enologia II - 1812
6{ v i a g g i v i ni tutti sopra i n d i c a t i, quanto più non acca– dranno ess e nei rec ipi enti esposti per mo l to t empo in l unghi viaggi ad un cont inuo e spes- se vol te for t i ss imo squassamento? Agg iungasi F effett o sensibi l issimo ed al te– rante che p r odur debbono su i v i ni esposti a l unghi viaggi i salti di temperatura ( cap. I X . J. 2. ), e specialmente passando, come per lo più è i l caso, ad una temperatura 0 mo l to più alta di que l la in cui trovavansi nel le cant ine , d* onde furono t r a t t i, o mo l to più bassa d i que l l a. In un vino non perfet t issimamente d e p u– rato , che vi en trasportato in vasi c h i u s i, avan– zandosi verso una più calda t empe r a tur a, si accresc e Y azione de l lo spi r i to di vino sui l i e– v i t o, lo coagula o lo altera i n p a r t e, e sol le– cita la sua separazione dal l i quore ov' era p r i– ma di sc iol to. E se i l vino non depurato è esposto ad una temperatura più f redda , squassato con t i nuamen– te i n un l ungo v i agg i o, abbandona parte d el suo l ievi to quasi intatto •> e parte del le sostanze fecciose : e se la loro quantità è a l cun poco cons i de r ab i l e, rende subi to i l vino filoso, più o meno guasto e di f i i c i lmente capac e di r i – stabi l i rs i. Qu a ndo per questi mo t i vi de l lo squassa– me n t o, e dei salti di temperatura vengono se*
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