DANDOLO - Enologia II - 1812
68 VIAGGI spedizione da Venez ia a L o n d ra di varie bo t ti di v i ni buoni del V i c e n t i no. Quan t unque io g l i avessi d imos t r a t o, che non poteva dipendere da l la quantità maggiore o minore de l lo sp i n to di vino i l conservarsi perfetto i n lungo viaggio , ma bensì da altre cagioni , nondimeno vol le por re nel vino un c inque per cento di spi r i to di vino. I l vino giunse a L o n d ra torbidi ss imo e non comme r– c iabi le. For tunatamente l ' ami co non perde tut– to , perchè un compratore più ins t rui to di l u i , contando sul la generosità che i l vino i nd i c ava, e sul la probabilità che r i stabi l ir si potess e i n modo da potersi ancor b e r e, lo c omp r ò, e Venne cosi d imi nu i ta alquanto l a perdi ta di c hi lo avea spedi to. Da tutto ciò chiaramente r isul ta che un vino comune non può reggere a l unghi tra– spor ti i n terra o in mare senza i n t o r b i da r s i, p i li o meno al terarsi ec. se vi sono i n ess o del le sostanze att e ad esser e abbandonate dal vino stesso , pel lungo squassamento e per i cangiamenti di temperatura Aff inchè dunque un vino possa esser e t r a– sportato sano da un' estremi tà a l l ' altra de l la terra , bisogna che più non contenga sostanze che possano sopportare un' alterazione de com- ponente. O ra quel le sostanze vengono tolte dai v i -
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