DANDOLO - Enologia II - 1812

JUCAVO Della maggior quantità dei vini spremuti che si trarrebbe dalle vinacce. J e del mag– gior valore che acquisterebbero, impie– gando buoni metodi di fabbricazione. In un ' ar te come que l la di far i l v i n o, esercitata da l l ' i n t e ra naz i one, qua lunque anche pi c co lo migl ioramento può dare un aumento saetto di prodot to appena credibi l e, La quantità del v i no spremuto col tor chio dal le vinacce è per termine medio la quarta parte c i rca de l la totalità del v i n o, che si tra e da una vendemmi a. Si s uppong a, per e s emp i o, che la metà c i rca del regno abbia t o r di j. D i co si s uppon– ga , perchè quand ' anche variasse notabi lmente Ja p r opo r z i one, vedremo tra poco che i l r i s u l– tato nel cas o nostro se non è lo s tesso , a l* quanto s 'accost a ( 7 3 . ) P e r conseguenza i n di eci mi l i oni di b r en– te di v i n o, che sono la mera del v i n o, che si fa nel r e gno, ve ne saranno due mi l i oni e mez* so di brente in vino spremuto. Ciò posto 5 el la è cosa chi ara dal le cos e d&Ue »ei la p r ima parte di quest' opera , ì % Che qualora ne v i ni l e g g i e r i, ove h

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