DANDOLO - Enologia II - 1812

t ì i io. I v i ni spremuti mal fatti non d u r a t o, ed hanno odore e sapore che l i fanno tost o d * tutti di s t inguere. Ca l c o li ora chi vuole i l valore di un m i – gl ioramento sopra due mi l i oni e mezzo di b r en– te di vino s p r emu t o, sopra pi ti che i l dopp io di altro vino inacquato ben fotto e buono ^ tìt sopra un aumento di quasi quat trocento mi la brent e di maggior prodot to ot tenuto , e tut to ciò trattandosi d ' u na na z i one, o del regno > che spende parecchi mi l i oni ogni anno in vini$ per chè non ne ha Y occorrente quant i tà. Si sono qui venduti iu gnigno e l ug l io i S ii dei vini di Pi emonte a trenta sei l i re di Mi l a no la brenta , quando in qne' giorni si so– no venduti a cinquanta due l i re i v i ni spre– mu ti dal le vinacce dei v i ni ben fatti che ven* nero presi per v i ni di t ino. Da l le cos e dett e si potrebbe qu i ndi c on– c ludere t Che un primo generale miglior amen tèf nella fabbricazione dei vini del regno au– menterebbe sommamente la quantità, e mi– gliorerebbe la qualità del vino spremuta commerciabile*

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