DANDOLO - Enologia II - 1812
* f t A * ti t>Àt nate 87 Da ogni cento l i bbre di qués ta vinacce così spremute ot tenni costantemente, secondo i v i n i, da otto i n d i eci ed anche undi ci l i bb re di buona acquavi te, cioè di u n ' acquavite c om– merc iabi le a venti gradi del pesa l i quori d i Beau me ( 7 3 ) . Ciò non basta . Ot t enni per sino da og ni cento l ibbre del le vinacce spremute del vino inacquato quat tro i n c inque l i bbre di acqua-* vi te , secondo la qualità del vino. At tua lmente a cagione de l la cattiva qual i tà del le vinacce , del la dannosa cost ruzione dei l imb i c c hi i e del modo di di st i l lare ( Pa r te Qu a r t a) non si ricava dal le vinacce dei v i ni non ben f abbr i ca t i, che un c inque o sei pet cento al più di acquav i t e, e niente dal le v i – nacc e de' v i ni i n a c qu a t i, perchè nessun le d i – s t i l la . Nu l la par imente poi danno le tant e v i -* nacc e acetit e , secch e e marc ie che levar s i debbono dal cappe l lo p r ima di mettere sotto il torchio le altre soggiacenti non alterate. No t i si che qui si cont inua a par lare de l la sola quantità del le vinacce appar tenenti al la me tà de' v i ni nel re«no, o Ab b i amo altrove dimostrato ( Par te P r i ma C a p. V . §. 2 . ) che i l rappor to tra i l vino ot– tenuto e le vinacce è per termine medio d i trenta l ibbre e più d i vinacce per ogni br èn ta
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=