DANDOLO - Enologia II - 1812

MI VINI* gt universale giornal iera necessaria consumazione in confronto di tut t ' a l t ro oggett o ch' esse r non può comparat ivamente che di mo l to minore impor tanza. . Ignoro in qual proporz i one siano p r e c i– sament e ; anno comune , i v i ni guasti nel re– g n o. L e n o t i z i e, che ho r a c c o l t o, mi danno del le propor z i oni che or vanno al c inque 5 or al s e i , al sett e per c en t o, ec. Se la mala fabbr icazione dei v i ni non por t a s s e, anno c omun e, che i l guastgudi un quat t ro soltanto per cent o sul la massa totale d ri v i n i, e che un p r imo migl ioramento r i d u– cess e questa perdi ta al du e, a l l ' uno per cen– to , questa in apparenza p i c c i o la proporz i one di migl ioramento recherebb e tost o una d i m i– nuzione di danno nei v i ni di quat tro i n c i n– quecento mi la brente. E supponendosi che non vadano a male che v i ni i nf e r i ori da otto l i re la brenta , anco– ra i l prodot to guadagnato o aumentato am– monterebbe ogni anno nel regno ad un valore di tre in quat tro m i l i o n i* Le not izie raccol te, e que l le che ha ogni agr icol tore i strut to , dimost rano che la perdi ta ebe si fa ogni anno in vino alterato è , per termine medio , ben maggiore di que l la che ora fissai : ma in ogni calcolo fondato su dati non precisamente noti ., mi son o sempre tenuto /

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