DANDOLO - Enologia II - 1812
ai di sotto d i quanto generalmente sì osserva* Se la perdi ta che attualmente si f a , è maggio re del la enunc i a t a, tanto più c i sarà da gua– dagnare dal migl i oramento e dal la migl iore conservazione dei v i ni a favore de l lo S l a t o , de' propr i etarj e de' col t ivatori del regno. N on \ ha dubb io certamente che questa pe rdi ta non debba anzi diventar r iparabi le pressoché interamente , a mi sura che si am– i li ette ranno gF indi cati fac i l i ss imi metodi dì f abb r i c az i one. De b bo aggiugnere che a far sì che vada a ma le un vino ben fatto c i vuole u n concorso d i circostanze accidentali di f f i c i l i ss imo ad accadere^ quando v i sia un enologo attento e nu l la più. Da l le cos e dette s i pot rebbe qu i ndi c on– c ludere : Che tanto minore sarà nel regno la quantità dei vini annualmente alterati, quan– to pia si ammetteranno i buoni metodi di fabbricazione.
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