DANDOLO - Enologia II - 1812

I »KI VTNT, 9 i3ove non si fanno che bi r re , e che a noi a l – tre volte ne mandavano in quantità ( 76) , co– mi nc i no presto o tardi a ricevere i v i ni del regno , resi pre l ibati e dur evo li dal le cure de lf enologo. E in somma ne l l ' o r d i ne del la natura che la fabbricazione dei v i ni sia in super ior modo esercitata perchè favori ta nel regno d ' I t a l ia dal la posizione geograf ica, dal la qual i tà del suo– lo e dal genio degli abi tant i. Da l le cos e dett e si potrebbe Qu i ndi c on– c lude re : Che la dissipazione dei vini che negli anni di abbondanza si fa senza profitto dei proprietär], e con danno successivo e ma* nifesto della classe più povera, disparirci a misura che la migliore fabbricazione dei vi* ni avrà luogo nel regno.

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