DELLE PIANE - La cucina di strettissimo magro - 1931 copia
III. bliga alle fiale, fialette, bagni, villeggiature, terapie d'o– gni genere anche tra i quotidiani luculliani conviti. Chi non ricorda il venerando P. Raffaele í?/cc a nostro confratello e parroco di Marassi per ben 60 anni? A 91 anni sedeva alla mensa comune di strettissimo magro a dimostrare che il digiuno e l'astinenza non uccidono. . . . . . . . . Daniello 'Dispregiò cibo, ed acquistò sapere (<Parg. XXII) L'autore venerando di questa cucina campò 80 an– ni. E potrei citare il nome di nostri confratelli, che da anni ed anni non hanno sorbito un uovo, bevuto un bic– chier di latte. Dovrò nominare quelli che furono? * * * Del resto, sentite i medici (per lasciare da parte i Padri e Dottori di S. Chiesa ) : Non è salutare mangia– re sempre lo stesso cibo. *Per essere sani conviene essere di gusto variante. La carne dei molluschi, dei crostacei e di tutti quanti i pesci è diversa da quella dei quadru– pedi e dei volatili e perciò il pesce rappresenta una buo– na varietà nell'uniforme dieta consuetudinaria. Il pesce lesso condito con un po' di olio crudo e con le imman– cabili goccioline di limone (attenti alla gola, Lettori), è squisito, ed è per i bimbi digeribilissimo ed ottimo ali– mento, ottimo per convalescenti e per coloro che hanno lo stomaco debole e la digestione lenta. O/' molti pesci (come della minutissima frittura) nulla si butta e perciò si mangiano corpi completi coi loro Vari tessuti. In cin– que minuti poi si può preparare un po' di pancetta di tonno all'olio (se il salumiere ha cuor generoso) e si fa un pasto sano, nutriente ed ingrassante. Non dimentica-
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