DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c

too ; , • •> ... , * v ^ f v ' ^ - i n medicina tali semi danno emulsioni emollienti •- e rinfrescanti. I Greci lo avevan o per frutto - noce-: yole, e producente febbri miasmatiche ed affezioni colerose . I n Francia per molto tempo fu i l "cibo dei soli muli. I n Spagn a ed Italia fu sempre , òrky-. ; rato: nel 1600 erano celebri quelli di Ostia. I l Pap a Paol o I I morì per indigestione di melone. Cle- , mente V I I l i prediligeva sì, che malato era i l solo, 1 cibo che gradisse. " I l melone a Roma , era chiamato melangolo. Le qualità del buon melone sono de– scritte nella seguent e epistola di Antonio Bauderon, - de Senecé, poeta famos o e dottore illustre della Sorbona : • . '* • ' . Martine, ad nastrai mensas, qui providus affers Exomni fructu, emptaque poma foro. - , •'•... - y Elige monstrantem tibi talia signa pepontm, ' , : H Vi non porcelli digna sit esca lui. ^ Et prius oblonga sii, quaqueet parte figura. '• : Aspera per totum scabraque terga gerai. _ Sit paribus Zonis, signis distinctus et altis, • v -; Cui non per' senium sii color ipse croci. Sit gravis ut saxum, durus, nec pollice cedens, Apposilus naso, cìnndma odore ferat. . ' V - ; . Non sonet ambabus manibus jadalus in auras, . ' Oslendatque animus nulla fenestra suas. Quis si talis trìti per te laudalus abibis, Sin effrlngenlur per caput ille tuum. \ . , v Modo di conservare ipoponi. Togliete dei poponi tardivi che non sono giunti a perfetta maturità, _ asciugateli leggermente con un pannolino, e lasciar – teli star e per un giorno o due i n luogo asciutto. Poi mettete della cener e stacciat a i n un barile ben netto. Collocatevi i poponi e copriteli con altra ce-' nere i h modo che t u t ti ne rimangono perfettamente coperti. Avvertite però d i non porre i l barile i n luogo espost o al gelo. Così condizionati si conser – vano sino al Dicembre ed al Gennajo.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=