DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c
113 II tartufo com'era cibo ghiotto dei Greci e dei Romani, lo divenne al tempo delle crociate nelle Corti di Spagna , Toscan a e i n quella Papal e di Avignone e Roma. Dalla Spagn a i l tartufo pass a alle mens e francesi nel secol o X I V ma fu miscono– sciuto allora, ed i l poeta Deschamp s che viveva sotto Carlo V I compose contro i l tartufo, una ballata. Ancora nel 1780 era raro a Parigi. Nel secol o XV I l'uso del tartufo era frequente i n tutta Italia. I l Mattiolo ne parla, come di un piatto prelibato di grandi case . Platina l'istoriografo dei Papi, vanta quelli d i Norcia ne l l 'Umbr i a , dove nella vicina Bévagna dovev a nascer e di l i a poco Alfonso Cec- carelli celebre autore dell'opuscolo sui tartufi. E i l tartufo che era già comparso ai jius soupers de la Regence e, del Direttorio, diventa ospite pressoché quotidiano alle mens e dei marescialli dell'impero e trova i n Brillat-Savarin i l suo corifeo ed i l suo poeta. Egli lo chiama i l Diamante della cucina, Dumas s'inchina profondamente davanti al tartufo, 10 adora, e nella sua adorazione non può che r i – petere che i l tartufo è i l sacrum sacrorum. Invano i suoi nemici, la medicina ed i casisti, lo combat– tono. Avicenna dice che occasion a l'appoplessia e la paralisi — altri che gener a la melancolia e la lebbra — altri, che è uno stimolante afrodisiaco. 11 tartufo s'impone come cibo salubre, nutriente ed eccitante la digestione quando è preso in debita misura. « Che ne pensate voi del tartufo » doman– dava un giorno Luigi X V I II al suo medico Portai Scometto che voi lo proibite ai vostri malati! — Sire, io lo credo un poco indigesto, mormorò Portai. ; — I l tartufo, dottore, non è ciò che pensa il volgo, soggiuns e i l re e ne le sparire un bel piatto. I I tar– tufo à solo due difetti: i° Di esser e indigesto se se ne mangia troppo. 2 0 Di esser e molto caro. Gian
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