DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c

12 cesi Portogallo l'arancio a frutto dolce, e arancio quello a frutti amari, coi quali si fà l'acqua distil– lata. I l così detto napolino , che viene adoperato esclusivamente dal confetturiere, è detto Citrus bi- garadia sinensis e chinotto i n italiano, chinois o chinettier i n francese . In China ve ne sono infinite varietà. Son o chiamati Kiu-Kù ossi a frutti d'oro. Il Mandarino è detto Kan, cioè profumo. Anche là si condisce e se ne fà confettura. In Oceania e nelle Isole Fiji, l'arancio raggiunge un'enorme grossezza . La bellezza, i l profumo e la dolcezza degli aranci ' ricordano i pomi dei mitologici orti esperidi, per cui alla speci e di questa famiglia alcuni diedero i l nome di esperidee e i l frutto chiamarono espiridio. Eccettuate le radici, tutte le parti dell'arancio sono corroboranti, stomatiche, cordiali, antisettiche. I fiori e le foglie servono al distillatore , al creden– ziere. I fiori si colgono in Maggio e Giugno, nò subito dopo la pioggia, r+è prima che sia scompars a la rugiada. Dalle prime anche la farmacia ne estra e un decotto antispasmodico, antiepilettico. Dai fiori, l'acqua distillata chiamata aqua nanfa, calmante, e un olio essenzial e detto: essenza di neroli. I fiori servono a coronare le spose . I frutti si confettano con zuccaro, si candiscono, si compongono i n mo– starda. Mitigano la set e dei febbricitanti, principal– mente quando la bocc a è affetta da afte, da difterite, da stomacacc , malattie contro le quali è particolar– mente indicato i l sug o d'arancio. L i corteccia e tonica, stomatica. Anche colla radice si fanno pal– lottole di cauteri, le quali hanno i l pregio di fa– cilmente rammolirsi e gonfiarsi. A mascherar e i l cattivo odore e spiacevol e sapor e di certe medicine fà ottimo effetto i l masticare la scorz a od una fo– glia d'arancio. L'arancio entra nella ricetta della famosa Acqua di Colonia. Fra i lodatori dell'arancio

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