DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c

21 bricati con tutto quel che si vuole, meno i l caffè. Fino dal 1718 Giorgio I , in Inghilterra multava i falsificatori del caffè da io a 100 sterline. Ora l ' i n– dustria è libera. Due secoli fà il caffè in Europa era sconosciuto. Dalle sponde del Mar-Ross o venne a Medina, alla Mecca, a Costantinopoli. Si racconta che alcuni pastori osservarono che le capr e che mangiavano le cime fiorite di quell'arboscello diventavano più vispe, onde i l Priore di un convento in Arabia le diede in manicaretto a' suoi pingui frati, che soffri– vano terribilmente.di s onnolenza. I l primo a por– tare i l caffè in Europa, fu Prospero Alpino celebre medico di Marostica, su quel di Vicenza, che lo fè conoscer e a Venezia nel 1645. Saliman Aga Amba– sciatore della Porta e dell'Armenia fu i l primo che nel 1669 lo portò in Francia. Un Armeno della sua Ambasciata fu i l primo che apri una bottega da Caffè sulla Foire S.""Germani, Quai de Fècole. Procope, nel 1770, fu i l primo che diede a quella bottega i l nome e l'aria dei nostri Caffè. Voltaire, Piron, Fontanelle ne furono i primi quotidiani fre– quentatori. Da Venezia venne a Padova , Milano, Roma. A Roma i l più antico Caffè era i l cosi detto Caffè Veneziano, chiuso nel 1861, di fronte al Pa– lazzo Sciarra, dove è ora la Cass a di Risparmio. Anche i l Caffè Greco e quello delle Case 'Bruciate, sono antichissimi e datano dalla prima epoc a del caffè. Il caffè agisc e sul cervello, eccita piacevolmente i nervi, rende più attiva la mente, più squisita la sensibilità, feconda la fantasia, e combatte i l sonno. Il caffè non favorisce la digestione se non per que– sto che è caldo. I l caffè non fa mai male, anche i l SJJO abus o non arreca gravi danni. Voltaire e Buf– fon ne bevevan o molto. L'insonnia prodotta dal

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