DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c
59 Perside nasci noluit. Abbiamo però Virgilio che ne celebrò le lodi nella 2 a Georgic a : Medica feri trista succos, tardiimque saporem Felicis mali. Del limone si usa quasi esclusivamente i l frutto e principalmente i l succo . I l limone è ingrediente necessari o i n mille sals e — e tra ess e alla mayo- naise , dà aroma a tanti manicaretti, sapor e alle carni, ai pesci, entra nelle confetture, nei liquori, se ne fà sciroppo. Nella limonata abbiamo una be– vanda delle più rinfrescanti e più grate agli asse – tati, ai febbricitanti, agli ammalati di gastrite, tifo, itterizia, dissenteria, scorbuto, difterite. A l limone fu sempr e assegnat a virtù antipestifera, antivele– nosa , antisettica. Onde i l detto: Medica mala qui- dem nec mala nec medica. I l che vuol dire : i l limone tiene lontano i l medico e le malattie. Ester – namente, i l limone si adopera come astringente, rubefaciente, antigangrenoso, nella cefalalgia. Poch e gocci e nell'aqua costituiscono un collirio semplice ed utilissimo nelle oftalmie. Coi semi fanno emul– sioni per affezioni isteriche e nervose . Ammaccati e bolliti nelT aqua e nel brodo costituiscono un apiretico infallibile e sicuro nelle febbri intermit– tenti. Dal limone si cav a Vacido citrico scoperto da Sched e nel 1784, che riscaldato coll'alcool ed acido solforico dà Yetere citrico. L'acido citrico si prepara in grande specialmente in Inghilterra per le arti tintorie. Serv e agli stess i usi del succo , in modo da farne una limonata estemporane a alla dos e di 1 gram. o 2 con 30 di zuccaro in 500 d'aqua , aggiungendo qualche gocci a di essenz a di cedro od arancio. L'a– cido citrico serv e pure alla fabbricazione delle pol– veri di Selz , ecc. L'acido del sug o di limone rode
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