DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c

66 mali punici ita gena? tua?. Emissiones tuas, para- disus malorum punicorum cum pomorumfruetibus. — Cap. 4, v. 3, 13. I fiori del melagrano si veg– gono rappresentati i n alcune medaglie fenicie e cartaginesi e sulle monete di Tirrene. I frutti si rinvennero talvolta accanto alle mummie, nei se– polcri egizii. I l melagrano fu portato i n Italia nel tempo delle guerre cartaginesi, e forse fu detto Pu– nica perchè venne da Cartagine. I l vocabolo punica è quanto cartaginese, e viene dalla corruzione d i Phoenix perchè i cartaginesi ebbero origine dai T i ri Fenicii che guidati da Elis a o Didone, vennero in Africa a fuggire la persecuzione d i Pigmalione, ed a Cartagine i melagrani venivano numerosi e gros- sissimi. I l melagrano, à dato i l nome a Granata i n Spagn a — dove era specialmente coltivato. Erano celebri nel 1600 quelli di Salern o e di Tivoli. I l Sangiorgio scrive: « Ho veduto una pianta altissima di granato nel cortile di un oste in Vali'Intelvi sul lago di Como, che non era meno grossa di una pianta di noce. •> Nespola. — (Mesphilus germanica}. M i l. Nespola. - Fr. Nèfle. - Ted. Mispel. - Ingl. Mediar. Il Nespolo è pianta indigena europea, a foglia caduca . Cresc e spontaneo allo stato selvatico nei boschi anche dei climi freddi, ama però quello tem– perato, .esposizione poco soleggiata. I n qualunque terreno si propaga per innesto sul lazzcruolo, spino bianco, castagn o e pero. Nel linguaggio delle piante: Selvatichezza. I l frutto è malinconico, aspro, aci– dulo, color grigio ferro, non profumato. Non ma– tura mai sui rami. Raccolto e posto sulla paglia matura lentamente , divien morbido ed aquista un sapor e gradevole. La nespola è fornita internamente

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