DOTTOR ANTONIO - Il frutteto a tavola e in dispensa - 1887 c
i he Pareira chiamò cidonina, che la medicina ado– pera internamente a mitigare i dolori delle fauci e dell'esofago prodotti da qualche acr e corrodente sostanz a — esternamente a modo di collirio nelle infiammazioni delle palpebre congiuntive — questa mucilagine à virtù analoghe alla glicerina. I paruc- chieri la vendono molto cara , sotto i l nome di bandoline per lisciare e fissare i capelli. I l suo nome Cydonia da Cydon città dell'Isola di Creta, fondata da Cidone, figlio di Apolline. Venne in Italia dalla Grecia, dove era celebre pe r l a grossezza , e Catone fu i l primo che la chiamò cotonea. Teofrasto e Plinio ne parlano coll'aquolina i n bocca, anzi Plinio insegna a cocerli nel miele. Galeno e Paol o Egincta lo magnificano come migliore delle poma, e non solo gli decretano summam auctoritatem in mensis, et culinis, ma anche come medicamentum. A l tempo di Galeno erano celebri i cotogni della Seri a e dell'Iberia, Nel bon tempo passato , si dav a alla co– togna, i l privilegio di regalare figliuoli di genio, di guarir dalla scrofola, e alla sua radice di fan scomparire i l gozzo. . Conserva. Si riducono in sciroppo due chili di zuccaro entro al quale si farà cocer e un chilo di mele cotogne, monde della pelle e dei semi. Indi si levano le dette mele dallo sciroppo, si pestano in un mortajo di marmo e si pass a allo slaccio. ; Eseguito ciò si unisce di novo la polpa delle mele allo sciroppo e si fa cocer e i l tutto sino a giusta consistenza di conserva. NB. Per tal modo si preparano tutte le conserv e dei frutti privi di nocciolo. Cotognata. Prendete 4 chili d i cotogni, fateli cocer e i n 10 litri d'aqu a tagliati in quattro — r i – dotti in past a passateli allo staccio, aggiungetevi 3 chili di zuccaro, fate bollire a foco lento e r i -
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