DUBINI - Cucina per gli stomachi deboli - 1862
I N C E T TE U T I L I. 4 45 Altra ricetta. — Fa fondere par imenti a fuoco non troppo vivo sette once (ki l. 0,19) di trement ina, sei once (ki l. 0,16) di colofonia e sei once di gomma l acca. Fusa la massa, uni scivi quattro once (kil. 0,10) di rossetto di Germani a. 859. C o ni o d o r i f e ri p er p r o f uma re le c ame r e. Un i sci due once ( k i l. 0 , 05) di benzoe in polvere con me z z ' onc ia ( k i l. 0,013 ) di balsamo pe r uv i ano, agg iung i vi sei once ( k i l. 0,16) di polvere di carbone ed un quarto d ' oncia ( g r am . 6,8) di niJro. Lega queste sostanze con bastante quantità di gomma d r agan t e, sciolta p r ima in poca acqua a guisa di muc i l agg ine. De l la pasta consistente che ne r isul ta formerai dei chiodi o coni c h e, a c c e s i, bruceranno lentamente spandendo un fumo gratissimo. — Al t ro mezzo più sempl ice per profumare una camera è que l lo di bruc i are sul la brace ardente del la polvere di cascar i l la ; oppure di mettere sul la brace del le scorze di l imone r i empiute di buon aceto. 360. Me z zo f ac i le p er u c c i d e re le mo s che. Fa bo l l i re me z z ' onc ia ( k i l. 0 , 013 ) di legno di quassia in un boc– cale (Ut. 0,78) di acqua. Colata la decozione, agg iung i vi quattro once (ki l. 0,10) di melassa e di str ibui sci la in tanti tondi che di sporrai sul tavolo di cuc ina o sul la mensa. Le mos che, avide di questo decot to, accorrono a ber lo e vi restano morte. Per a l l ontanar l e, senza u c c i d e r l e, metti in tavola un t o n d o, sul quale avrai versato de l l ' aceto molto forte. L ' odo re de l l ' aceto le tien lontane almeno per i l tempo del pranzo. Con un decotto fatto con quattro once (ki l. 0,10) di legno di quas– sia e quattro once di radi ce di pi retro in quattro bocca li ( l it. 3 , 14) di a c q u a, da r i dur si con bol l i tura a due b o c c a l i, si possono d i s t rug– ger e anche le cimici. A tal uopo si bagnano , con un pennel lo tuf– fato in detto decot to, tutte le fenditure in cui si annidano. 861« C o me s i s a l d ano 1 p e z zi d i u n vaso d i p o r c e l l a na rot to. R i duci del la calce v i va iu polvere fina, stacciala attraverso un velo di Bo l ogna e mett ine una parte in un pezzo del lo stesso velò, che l e– gherai a modo di sacchetto. Sug li or li dei pezzi di porcel lana distendi del la chi ara d ' u o v o, poi spolver izzali di c a l c e, scuotendo ne l l ' ar ia i l
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