Da Mareto_Parma e Piacenza
,[te Jtua "Jre- ' •ero CO· rio. nza ne !en- :he, :on- :he, ica, !JOS- o t ion- con .ana elle una oro ed ene ren- di che rere oos- "Jrre ·ova di ien- !eri- noi t'aro in- ani.-· o il uaU opo f si tpu- ) ' ) 1 ) ·l tazione dei margini, in centimetri; vengono indicate la ubicazione e la rarità, le caratteristiche urbanistiche. La tecnica icnografica ( = affresco, xilografia, incisione in rame o in acciaio, litografia) viene specificata solo quando si è ritenuta utile. Salva indicazione in contrario, le tavole s'inten- dono incise in rame. Nelle rappresentazioni icnografiche si distinguono tipi diversi, con o senza criteri geometrici: l ) piante vere e proprie con distinzioni sche- matiche di palazzi e strade per linee orizzontali; 2) piante prospettiche con precise indicazioni di strade e palazzi per linee verticali: visioni a volo d'uccello; .3) vedute prospettiche senza indicazioni di strade, ma con visioni panoramiche da un punto periferico a livello della città; 4) vedute prospettiche a volo d'uccello quasi puramente simboliche; 5) visioni panoramiche immaginarie. La mancanza di proporzioni geo- metriche e la pura immaginazione si possono riscontrare nelle icno- grafie più antiche. Fino al 1800 prevalgono le piante e le vedute pro.. spettiche; dopo il 1800 cominciano a prevalere le icnografie senza raffigurazione. Quanto alla tecnica giova ricordare che le piante originali si distin- guono in disegni e dipinti; e la loro riproduzione può avvenire per xilografia ( = incisione su legno), calcografia ( = incisione su metallo) e litografia ( = incisione su pietra). L'orientamento si può trovare indi- cato nomina/mente o con la iniziale dei punti cardinali o con la rosa dei venti; la scala dei rapporti dimensionali può variare secondo il paese dell'autore, essere indicata, non indicata, identificabile, esatta o approssimativa. Tutti questi dati vengono segnalati secondo l'oppor- tunità e la nostra eventuale conoscenza. Le nostre città non sono le prime ad avere un catalogo delle loro piante, essendo state precedute dagli esempi di Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia e di altre città, ma neppure arrivano per ultime, escluse però normalmente dalla nostra raccolta le carte geografiche e le vedute particolari di monumenti, chiese, ville e personaggi, che si trovano incluse in altri volumi icnografici di altre città. Le carte geografiche, ; monumenti e i personaggi illustri non si possono includere senza. confusione d'interessi e certamenté meritano di essere trattati a parte come nella Mostra dei piaceotini nell'immagine (Piacenza 1939) e nelle Ville parmensi (Parma 1966) e in Palazzi e casate di Parma (Parma 1971 ). Epilogando quanto sopra sull'importanza delle piante e vedute cittadine, cronologicamente ordinate e riprodottei basterà dire che in esse ppssiamo vedere a colpo d'occhio la successiva trasformazione del tessuto urbano, dovuto all'affermarsi di nuove tipologie e tendenze sociali, e quali fossero i poli d'attrazione intorno ai quali si sviluppa- vano strade, uffici e quartieri; d~le medesime possiamo inoltre avere notizia di elementi monumentali e storici, informazioni per gli studi sulla nomenclatura di luoghi e strade, sui rivi urbani, sulle chiese e sui conventi soppressi. Il disegno generale delle città e gli edifici messi Introduzione
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