Da Mareto_Parma e Piacenza
HJ.Z W.lS . - ·l -- C I T T- A D I P A R. M A ""<' -~- ..... denza il reticolo romano attorniato dal successivo impianto medioevale. Spiccano il Duomo, il Battistero, S. Fran- cesco, S. Paolo, la Steccata, S. Pietro, l'Annunziata, edi1ìci civici quali il palszzo Comunale, la P.ilotta an- cora ìn embrione a capo del ponte Verde e il «Castello». A sinistra di porta S. Barnaba: « Marcelli Clodi.i for[mis] >>; sopra il margine inferiore a destra: « Matteo Florimi for[mò] i[n] Siena». Riproduzione io Crisopoli 2 (1934) 529; AP 49 (1965) 200; BENEVOLO L., La città italiana nel Rinascimento, Verona, Valdonega, 1969, tav. XIX, con descrizione oeUe pp. 89-91. 40 - « Parma». Pianta prospettica piuttosto veritiera, senza campagna circostante, in BERTELLI P. , Thea- trum urbium italicarum, Venet.Us 1599; Vicenza 1616; Padova 1629. 22 x 15 e 17,4 x 11,5 cm. Alcuni esemplari recano il v stampato con l'indicazione di p. « 104 ». 41 - Città di Parma. [ Pianta ] disegnata nel 1592 da Smeraldo Smeraldi, [ ingegnere ] parmigiano e dedi- cata li 24 giugno 1601 a Ranuccio Farnese, duca IV di Parma. Disegno originale. 40 x 30 cm. ln basso a sinistra: «Scala di duecento pertiche» (parole scritte a rovescio). Indicati anche nominalmeote i torrenti Baganza e Parma, i principali canali e strade. Manca Ja didascalia collettiva. E' la prima pJanimetria della città nella quale si dimentica la prospettiva a favore del disegno geometrico. Srudio preparatorio? Doot L., Le formazioni urbdne dd Par:nenu, Parma 1965, 48. 42 - Altra pianta di Parma dell'ingegnere Smeraldo Smeraldi simile alla precedente e come questa rappor- tata a pertiche ciascuna delle quali corrisponde a 6 braccia parmigiane. Disegno originale. 54 x 39 cm. Tanto in questa pianta come nelle due precedenti si rileva un nuovo elemento: la Cittadella. Si sta delineando il lungo «corridore » che sarà fulcro della Pilotra, iniziato nel 1564 e collegante altri edifici sull'area dell'attuale piazza della Pace. Sono tracciate alcune strade extraurbane come la Claudia e quella per Traversetolo detta la Stradella. Per la prima volta vengono indicati alcuni canali che attraversano la città, come il Cinghio e il Naviglio 43 Parma: AS, ivi.
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