Dalcò_Dizionario parmigiane

conosceva inglese, francese e tedesco. S’inserì nella vita culturale della città, scrivendo numerose recensioni di libri di diverso argomento e due studi di storia pubblicati dalla rivista Aurea Parma. Inoltre scrisse con lo pseudonimo Cesi Cambi (anagramma del suo nome) il libretto Un francescano. Padre Lino Maupas, dedicato al frate di cui seguì l’esempio. Infatti la sua attività caritativa fu ispirata da quella portata avanti da Padre Lino: a favore, per esempio, dei ciechi di guerra e civili e, soprattutto, dei bambini. Imparò, fra l’altro, il metodo Braille per essere ancora più vicina e capace di supportarli nella necessità. Probabilmente vicina alla conversione al cristianesimo (apparteneva, come il marito, a una famiglia ebrea), venne stroncata dal tifo addominale. Bibl.: Moruzzi P., Mario Camis: storia di una conversione , Archivio Storico per le Province Parmensi, LXIV, 2012, p 505. Cagna Dina Corniglio 4 aprile 1895 - post 1943 Antifascista. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 12 gennaio 1943. Bibl.: Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 175. Cagnolati Gilda Parma 1915 Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana. Fu insignita della medaglia d’argento al merito “per aver prestato un anno di lodevole servizio di guerra negli Ospedali” durante il primo conflitto mondiale. Bibl.: Sitti G., Caduti e decorati parmigiani nella guerra di liberazione, 1915-1918 , Fresching, 1919, p 380. Calci Agostina 7 novembre 1912 - Fidenza 13 maggio 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì Fidenza il 13 maggio 1944. Furono 144 i bombardieri che, in tre ondate successive, devastarono la cittadina e la sua periferia. Furono distrutti il Palazzo Vescovile e danneggiato il Duomo. Persero la vita 113 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 248. Caldarini Luigia Parma 1779 - 6 luglio 1834 Soprano. Nell’estate 1801 cantò alla Scala come primadonna nel Fuoruscito di Puccitta e negli Opposti caratteri di Nasolini. Nel carnevale 1802 fu alla Fenice di Venezia nella Caduta della Nuova Cartagine di Farinelli e in Adria consolata di Bertoni. Nel carnevale 1806 fu al Municipale di Piacenza, in Ginevra di Scozia di Mayr e Ines de Castro di Zingarelli. In quest’occasione le venne dedicata un’ode a stampa. Nel 1807 e 1808 fu al Teatro S. Carlos di Lisbona. Il 18 febbraio 1812 al Teatro Spada di Cesena fu “prima attrice nello spettacolo di musica a benefizio della Società de’ Virtuosi di Musica e Ballo”. Nel 1813 fu al Teatro Ducale in Amor marinaro di Weigl. Il 1° giugno 1819 fu nominata virtuosa effettiva di canto al servizio della corte ducale di Parma con una retribuzione annua di 900 lire. Il decreto di nomina prevedeva che, previa autorizzazione, nel carnevale potesse recarsi a cantare all’estero “dove le convenga”. Dagli Almanacchi di Corte si sa che, nel 1830, era ancora virtuosa di canto. Alla morte è indicata come vedova dello scenografo Paolo Donati.

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