Dalcò_Dizionario parmigiane

Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, pp. 789-790. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Caleffi Irica Sant’Ilario d’Enza 7 giugno 1901 - Parma post 1928 Antifascista. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 6 settembre 1928. Bibl.: Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004 p 175. Calice Aldina 1911 - Parma 24 giugno 1945 Vittima di uno scontro a fuoco avvenuto a San Lazzaro, dopo la fine della guerra. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 147. Callani Maria Milano 15 agosto 1778 - Parma 9 febbraio 1803 Pittrice. Figlia di Gaetano e di Angela Gerli. La sua formazione artistica trasse linfa vitale più che dal padre, impegnato a Roma e Firenze, dallo zio Agostino Gerli, importante architetto della Milano settecentesca. Studiò i capolavori del Rinascimento italiano, copiando stampe e disegni, con lavori come Ritratti della contessina Mazzucchini (Parma, Museo Lombardi), e i Ritratti di Alessandro e Stefano Sanvitale (dispersi). La sua maturazione verso la cultura neoclassica è evidente già in due Autoritratti , (uno del 1800 a Milano Galleria nazionale d’arte moderna, l’altro in veste greca, firmato e datato 1802, a Parma nella Galleria nazionale). La sua pittura è dotata di forza incisiva e di rigore, come si nota nei ritratti del Padre e della Madre (Parma, Galleria nazionale): s’impone la capacità di osservazione, la sicurezza della mano e una sensibilità cromatica notevole. Nel 1800 dipinse un quadro di grandi dimensioni: Il battesimo di Cristo , per la Chiesa di Quartarolo di Piacenza. Il quadro è analogo a una tavola grande da altare commissionatale per Santa Maria di borgo Taschieri a Parma. Nel 1802 partecipò al concorso a Milano, per “Un quadro storico od allegorico, nel quale Bonaparte sia il soggetto principale…”. Vinse il secondo premio di 800 zecchini con l’opera Genio della Pace che incorona d’alloro Napoleone . In un manoscritto descrisse, in maniera dettagliata, il quadro e in una lettera, datata 11 maggio 1802, e indirizzata al Cittadino Ministro di Milano, si legge: “La sorte del mio quadro qualunque essa sia l’attendo giusta ed imparziale. E, con convinzione dichiara: “quantunque la sua perfetta esecuzione sia superiore alla mia età”. Nel 1803 eseguì la sua ultima opera, Ebe e l’aquila (Parma, Galleria nazionale). Bibl.: Dall’Acqua M. (a cura di), Enciclopedia di Parma. Dalle origini ai giorni nostri , FMR, 1998, pp. 187-188; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, pp. 797-798; Quintavalle A.O., La Regia Galleria di Parma , La Libreria dello Stato, 1939. Calvi Clotilde Parma 1866 Contessa e benefattrice. Fece parte di un Comitato di “generose Signore” di Parma, costituitosi “nell’eventualità di una guerra. In un annuncio pubblicato dalla Gazzetta di Parma il 12 maggio 1866, le componenti del Comitato fanno presente alla cittadinanza che “raccolgono materiale e denaro nelle loro case”. Bibl.: Previtera G., Tra realtà e rappresentazione del reale. Le donne a Parma dopo l’Unità nella stampa coeva (1860-1870) , Tesi di laurea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2001-2002, p 331. Calvi Marina

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=