Dalcò_Dizionario parmigiane

funzionario della Camera dei Deputati. A Roma collaborò con la Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica e con l’Unione Donne; dopo il ritorno a Parma nel 1974, divenne vicepresidente diocesana dell’Azione Cattolica. Negli anni Settanta fece parte dell’équipe che preparò il testo per il Catechismo dei bambini della CEI. Appassionata di questione femminile, nel 1980 promosse con altre intellettuali cattoliche italiane, fra cui Vilma Preti, la rivista “Progetto Donna”; fece parte del Comitato direttivo della rivista fino alla morte. In occasione del referendum sull’aborto del 1981 fu presidente del Comitato diocesano provinciale per il Sì alla vita. Pubblicò diversi volumi, fra cui Essere madre oggi , L’educazione sessuale e la famiglia , La questione femminile. Chiesa e storia e fu autrice di vari saggi su temi di catechesi e di spiritualità familiare. Docente allo Studio Teologico di Bologna, partecipò come relatrice a molti convegni, e fu apprezzata per le prese di posizione franche ma sempre misurate. Fece parte del Consiglio provinciale del Centro Italiano Femminile e della Commissione comunale per le pari opportunità. Costretta da una dolorosa malattia all’immobilità, negli ultimi mesi di vita riprese a coltivare una mai del tutto abbandonata vocazione poetica: uscì postuma, presso Rebellato di Venezia, la raccolta di poesie L’anima e la clessidra . Egualmente postume le due raccolte di scritti, curate dal marito Giorgio Campanini: G. Agostinucci Campanini , Donna tra storia e profezia , 2010 e Scritti coniugali , 2012. Bibl.: Campanini G., Donna tra storia e profezia, AVE, 2010, pp. 5-15 e pp. 253-259; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 37; Testimoni , opuscolo dell’Azione Cattolica Italiana, Diocesi di Parma, pp. 5-6; Trionfini P., Una storia lunga un secolo. L’Azione cattolica a Parma (1870-1892), Fiaccadori, 1998. Agujari Lucrezia Ferrara 1743 - Parma 18 giugno 1783 Cantante. Secondo la tradizione sarebbe stata trovata, neonata, sopra un letamaio ferita per i morsi di un cane a un piede (che le causò l’andatura zoppicante) da Leopoldo Agujari, che l’adottò. Da qui il soprannome di la Bastardella . Un’altra versione la vuole sua figlia naturale. Rivelò ben presto eccezionali doti vocali e venne affidata a Brizio Petrucci, maestro di cappella del Duomo di Ferrara. Il 1764 fu l’anno del debutto a Firenze: cominciò quindi una brillante carriera che la portò nei teatri più importanti d’Italia. In questo periodo si parla di una sua possibile relazione con il compositore ceco Josef Myslivecek che si trovava a Parma. Dal 1 gennaio 1768 divenne virtuosa di camera e dei teatri ducali della Corte di Parma: in maggio interpretò a Napoli la parte di Tetide in una Festa Teatrale composta da Paisiello in occasione delle nozze di Ferdinando IV con Maria Carolina d’Austria. Nell’estate del 1773 fu al Teatro Ducale con la pastorale Uranio e Erasitea e l’opera Enea in Cartagine negli spettacoli per la nascita del principe Ludovico. Il 26 dicembre 1773 inaugurò la stagione di Carnevale al Teatro Ducale di Milano cantando nel Tolomeo del maestro Colla. L’anno successivo e per alcune stagioni, fu a Londra: scritturata dallo storico della musica Charles Burney, il 12 ottobre 1774, al teatro Pantheon in Oxford Street cantò alla presenza, tra gli altri, di Benjamin Franklin. Per l’ingaggio le fu pagata l’allora enorme somma di 100 sterline per cantare due sole canzoni. Nel 1776 rientrò definitivamente in Italia: dopo le nozze con Giuseppe Colla, maestro di cappella alla Corte, nel 1780 si stabilì definitivamente a Parma. Morì a soli 40 anni, nel 1783, per “infermità di petto”, cioè tubercolosi: ebbe funerali pubblici e fu sepolta nella chiesa del Carmine (demolita nel 1912). La sua voce ebbe l’eccezionale estensione di tre ottave e mezza. Leopold Mozart ricordava la sua voce che poteva scendere al sol grave e il suo do sovracuto e, in una lettera da Bologna del 20 marzo 1770, il figlio Wolfgang in un postscriptum, annotava i passaggi virtuosistici cui aveva assistito. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 38; R. Nielsen, ad vocem in Dizionario Biografico degli Italiani , I, 1960, p 509; G.N. Vetro, Lucrezia Agujari, la Bastardella , Zara, 1993. Aimi Angela Noceto 16 aprile 1908 - Parma 13 novembre 1979

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