Dalcò_Dizionario parmigiane
1921- Parma 9 giugno 2012 Apostola del Movimento di Rinascita Cristiana. Formò generazioni di donne al servizio della chiesa e all’impegno cristiano nella società. Contribuì ad aprire, a Parma, una delle prime sedi italiane del Movimento e ne è stata, per sessant’anni, una delle anime portanti. Negli anni del dopoguerra si occupò del rilancio della Casa della giovane e fu la prima presidente del CAV, Centro di aiuto alla vita. Attivò molte iniziative di solidarietà e di sostegno, fra cui l’appoggio all’associazione Amici della Sierra Leone. Donò i libri del marito l’avvocato Federico Sozzi, alla Deputazione di storia patria per le province parmensi, durante la presidenza di Marco Pellegri: il patrimonio bibliografico arricchì di 5000 pezzi la Biblioteca della Deputazione dedicata a Giuseppina Allegri Tassoni. Contemporaneamente a questa donazione, destinò alla Biblioteca Palatina il cospicuo e importante archivio di Antonio Maria Boselli, prima bibliotecario e poi direttore della Palatina. Bibl.: Farinelli L., Il mecenatismo di Silvia Sozzi, Lettera al Direttore , Gazzetta Parma, 1 luglio 2012; Silvia Sozzi Casotti, la forza serena della fede , Gazzetta di Parma, 8 luglio 2012, p 45. Cassani Agnese Parma 1457 Fu priora del monastero di San Pietro in Vincoli nel 1457, anno in cui le monache a causa della grave povertà in cui versano, lasciano le case che erano state loro concesse per abitarvi. L’oratorio, insieme al monastero delle benedettine, era dipendente e sorgeva nei pressi di San Giovanni Evangelista. Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, a.a. 2004-2005, p 282. Cassi Albertina Soragna 12 marzo 1896 - post 1931 Antifascista. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 19 aprile 1931. Bibl.: Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 178. Cassi Igilda - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 135. Cassio Inmelda Parma 1201 c. - Madre di Salimbene de Adam. Quello che si sa di lei è ricavato dalle parole della Cronica del figlio. Ebbe tre fratelli: Gerardo, autore di De dictamine , sull’arte dello scrivere, Bernardo e Ugo giudice. La denominazione de Cassio indica una casata che, seppure stabilitasi in città, richiama il luogo di provenienza: anche il nome Inmelda, di sicura ascendenza germanica, ricorda una famiglia con radici sulla strada di Monte Bardone. Salimbene presenta la madre come donna umile, dedita a frequenti digiuni e sempre pronta a sostenere i poveri con elemosine. Rimasta vedova tra la fine del 1243 e il 1244, concluse i suoi giorni nel convento di Santa Chiara: fu il figlio frate a ricevere da papa Innocenzo IV il documento che ne autorizzò l’ingresso. Il marito Guido de Adam aveva avuto una prima moglie, Ghisla de Marsiliis: prese parte alla quarta Crociata e fu prode cavaliere. Salimbene parla di tre sorelle femmine: Maria, Caracosa ed Egidia. In un altro passo parla di quattro
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