Dalcò_Dizionario parmigiane

Corradi Nelly Montechiarugolo 16 dicembre 1910 - Roma 16 aprile 1968 Attrice e soprano. Si diplomò presso il Conservatorio di Parma e iniziò a lavorare in teatro ma, nel 1934, il regista Max Ophuls la fece scritturare per il film La signora di tutti , insieme a Isa Miranda: sarà la prima di una lunga lista di pellicole che la impegneranno sino alla metà degli anni Cinquanta. Nel dopoguerra interpretò anche alcuni film-opera diretta da Carmine Gallone, da Mario Costa e Piero Ballerini. Lavorerà in alcune operette, anche televisive. Abbandonò l’attività all’inizio degli anni Sessanta. Sposò il regista Marco Elter. Fra i titoli Luci sommerse di Anton Millar (1934), Il torrente di Marco Elter (1938), Barbablù di Carlo Ludovico Bragaglia (1941), Lucia di Lammermoor di Piero Ballerini (1946), La signora delle camelie (1947), La forza del destino (1950) Casa Ricordi di Carmine Gallone. Nel 2002 il Comune di Parma le intitolò una strada. Bibl.: Marcheselli T., Parma di una volta , Grafiche Step, 2006 p 16; Vetro G. N., Dizionario dei musicisti di Parma dalle origini al 1950 , Tecnografica, 2008, p 123. Corradi Severina Felino 1881 - Sala Baganza 1960 Ristoratrice, soprannominata Sèvra . Nel 1906 si trasferì da Collecchio a Sala Baganza, dove iniziò il commercio ambulante di generi alimentari con una rudimentale “carriola”. In seguito allestì una trattoria in una baracca di via Zappati a Sala Baganza. Grazie ai modi garbati e alla sua bravura in cucina, la trattoria acquistò notorietà in tutta la provincia di Parma e non solo. A continuare l’attività sarà il figlio Erminio. Bibl.: Dall’Acqua M. (a cura di), Enciclopedia di Parma. Dalle origini ai giorni nostri , FMR, 1998, p 264; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 189; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 104. Corradini Maria Pontetaro 1905 - Commerciante. Gestì, insieme al marito Arturo Sensini, il panificio con annesso punto vendita di pane e pasta a Pontetaro. Generosa e onesta, prima della guerra cercò di aiutare tante famiglie indigenti e con tanti figli a fronte delle normative “annonarie” che imponevano il razionamento del pane; dopo la guerra si prodigò con la partecipazione attiva alla vita politica e sociale della comunità locale. Appartenente a famiglia di tradizione antifascista, si rifiutò di consegnare la “Fede della patria” alla segretaria del Fascio di Fontevivo. Nel dopoguerra si iscrisse al PCI e fu attiva nell’Unione Donne Italiane. Assunse l’incarico di assessore all’assistenza del Comune di Fontevivo. Bibl.: Sensini I., La mosca bianca. Ricordi autobiografici , 2010. Correggio Antonia Parma 1323 Comandante di truppe. Figlia di Giberto, sposò Gianquirico Sanvitale. Quando, nel 1323, il marito fu condotto in carcere su accusa della famiglia Rossi, volle liberarlo. In stato di gravidanza, si pose alla guida di cento cavalieri e tentò di recarsi a Piacenza per trovare sostegno dal Legato. Fu costretta a recarsi, invece, a Cremona, dove venne accolta da Ponzino Ponzone. Riuscì a raggiungere nuovamente i suoi soldati a Piacenza, ma fu inutile perché il Legato non s’interessò al caso. Seguì il marito, scarcerato ma costretto a lasciare la città: solo molti anni dopo poté tornare a Parma. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 193; Litta P., Famiglie celebri italiane , Milano, III, 1837, tav. II. Correggio Beatrice Parma - post 1311

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