Dalcò_Dizionario parmigiane
Cosetti Aristea 1875 - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 135. Costa Ines - Fidenza 13 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento delle forze alleate che colpì Fidenza. Furono 144 i bombardieri che, in tre ondate successive, devastarono la cittadina e la sua periferia. Furono distrutti il Palazzo Vescovile e danneggiato il Duomo. Persero la vita 113 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 248. Costantini Adalgisa Parma 27 gennaio 1921 - 10 luglio 1945 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa dello scoppio di un ordigno avvenuto il 10 luglio del 1945: a ricordo delle vittime rimane una lapide in via Po, posta dai Partigiani nel 1954. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, pp. 118-119. Cotti Maria 1922 - Langhirano 29 aprile 1945 Vittima di guerra. Morì, accidentalmente, in uno scontro a fuoco a guerra già conclusa. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 277. Cozza Maria Cento (FE) - Parma giugno 2012 Benefattrice, donò parte dei suoi beni e proprietà alla Fondazione Cariparma. Molto religiosa e riservata, visse per molti anni con il fratello medico a Langhirano, soggiornando da maggio a novembre a Tordenaso. Fonte: notizie fornite da Giovanni e Celestina Pagani. Cozzi Amelia Parma 25 settembre 1903 - 23 maggio 1994 Attivista antifascista. Donna del popolo, visse in Oltretorrente. Si sposò con Giuseppe Bertozzi ed ebbe sette figli. Chiamata da tutti “Stella”, lottò sempre per la conquista dei diritti: in particolare fu sempre schierata dalla parte delle donne. Lavorò, dapprima con la madre come ortolana in Piazza Ghiaia: con un carretto vendevano frutta e verdura, fiori per la festività dei morti, abeti per il Natale. Poi, per molti anni, gestì un banco per la vendita di torta fritta in Piazzale Picelli. Sempre attiva, capace di coinvolgere le donne dell’Oltretorrente e di Piazza Ghiaia, si occupò dell’organizzazione di viaggi in corriera che prevedevano, sempre, il passaggio e la sosta a Padova: qui era imprigionato l’antifascista Dante Gorreri a cui portava vestiti e cibo. Fu arrestata per la sua attività di diffusione e distribuzione di volantini. La sua è stata una vita di resistenza attiva, per le strade, nelle case delle vicine, nell’assistenza alle altre donne, nell’aiuto ai partigiani sulle montagne. Il lavoro di ortolana prevedeva anche di viaggiare per il territorio: così quando, con il suo camion si recava nei mercati di paese, sprezzante del pericolo, portava messaggi ai partigiani nascosti sulle montagne. Sempre in
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