Dalcò_Dizionario parmigiane
Dallatana Olga Parma 4 ottobre 1919 - 12 aprile 1990 Commerciante. Prima del matrimonio, insieme ai fratelli, aveva un banco al mercato ortofrutticolo in Piazza Ghiaia. Si fidanzò con Pericle Magnani la cui famiglia gestiva, fin dal 1920, una macelleria di carne di cavallo in Borgo Basini. Si sposarono subito dopo la seconda guerra mondiale e Olga cominciò subito a lavorare nella macelleria di carne equina. Molto conosciuta in città sia per la qualità della carne, sia per l’affabilità, la generosità e la cortesia con cui serviva “il caval pist”, per quasi quarant’anni, restò dietro il bancone della macelleria con la stessa attenzione per tutti i clienti importanti e umili. Molti clienti non rinunciavano al pesto condito con quella “concia”, frutto della magia dell’Olga, che rendeva la carne ancor più saporita. Lasciò il lavoro una prima volta a metà degli anni Ottanta, ma non rimase molto a casa perché le mancavano i suoi clienti e i rapporti umani costruiti nel corso del tempo. Si ritirò definitivamente nel 1988. Fonte: notizie fornite da Ernesto Magnani. Dallatana Orella Fidenza - Salsomaggiore 27 novembre 2011 Gestì, insieme ai genitori, il bar Scacciapensieri e il bar delle Corriere a Fidenza. Poi negli anni Sessanta e Settanta fu animatrice del locale Farolda di Tabiano: conosciuta come “La Sceriffa” vestiva con cappello da cowboy, stivali con le borchie e stella al petto, teneva due pistole caricate a salve: nel locale si ballava pomeriggio e sera, tutti i mesi dell’anno. Personaggio di grande carisma, faceva pubblicità al suo locale a bordo di un camioncino a cui aveva legato un cavallo di cartapesta. Bibl..: Se n’è andata la “Sceriffa”, Gazzetta di Parma, 28 novembre 2011, p 29. Dalla Turca Francesca Trecasali 1917 Ottenne il Diploma e Medaglia d’Argento da parte del Ministero dell’Agricoltura per il suo comportamento durante gli anni della prima guerra mondiale. Chiamati alle armi due figli del 1891 e del 1892 nel giugno 1916 e gennaio 1914, rimase con i vecchi genitori inabili al lavoro e tre sorelle delle quali una di professione sarta: con il poco aiuto di una sorella condusse regolarmente a termine tutti i lavori agricoli, la falciatura delle erbe, la cura delle viti, alla cura del bestiame, nel podere della famiglia esteso quattro ettari e mezzo, non solo, ma si prestò anche a favore di altri agricoltori. Bibl.: Bizzozero A., Il libro d’oro delle donne dell’agro parmense: le donne premiate negli anni di guerra 1916-1917 , Pelati, 1920, p 94. Dall’Olio Anna in Vescovi San Nazzaro di Sissa (Parma) 7 febbraio 1924 - Parma 16 ottobre 2008 Maestra e attivista cattolica. Si diplomò, nel 1942, all’Istituto Magistrale Albertina Sanvitale e, da subito, iniziò l’insegnamento dapprima alla scuola elementare di Sissa, dove nell’estate del ’41 aveva diretto, appena diciassettenne, la locale colonia alla “Montagnola” sul Po. A tale attività si dedicò anche nei due anni successivi. Seguirono altri periodi di insegnamento precario in zone disagiate per poi entrare in ruolo. A Casaselvatica di Berceto, ove nel settembre del ‘46 si era sposata con un noto commerciante del luogo, Arturo Vescovi, rimase come maestra per oltre dieci anni. Come delegata del C.I.F., del quale di lì a poco divenne Presidente provinciale, sul finire dei difficilissimi anni Quaranta riuscì nell’intento di avviare (fornendo gratuitamente i locali nella casa in località Piazza di Casaselvatica al civico 78) un poliambulatorio medico, con prestazioni gratuite, che operò per la tutela della salute in particolare dei bambini. Si trattò di un pionieristico “Consultorio pediatrico”. La collaborazione con la popolazione s’intensificò con la nascente struttura organizzativa della Federazione Nazionale dei Coltivatori Diretti al cui avvio partecipò in prima persona: divenne Presidente provinciale del Movimento Femminile della “Coltivatori Diretti” e
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=