Dalcò_Dizionario parmigiane

arpa e orchestra, scritte per arpa cromatica. Nel 1920 sposò, nella chiesa di San Giovanni, il contrabbassista Mario Azzi. Fece parte dell’Orchestra del teatro alla Scala di Milano. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 440. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Del Soldato Ines San Lazzaro P.se ante 1922 - Proveniente dall’Università di Parma, si laureò nel 1922 presso la Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università di Bologna in matematica pura con la tesi 1) Le Geodetiche sull’ellissoide di rotazione. 2) Sulla misura di gradi di meridiano e di parallelo nella regione Lombardo-Veneta e deduzioni che se ne possono trarre a controllo delle regolarità del goide in quella regione , affrontando una tematica di grande complessità e all’avanguardia. Sitografia: Scienza a due voci. Le donne nella scienza italiana dal Settecento al Novecento www.scienzaa2voci.unibo.it/ De Maldè Alda Salsomaggiore 1943 - Parma 29 dicembre 1972 Poetessa. Lasciò versi bellissimi che testimoniano di uno spirito raffinato e di una grande sensibilità artistica. Il suo lirismo, nel contrasto tra gioia, volontà di vivere e malinconia, è racchiuso nella raccolta Dietro ai vetri. È una poesia che sembra risolversi in un bisogno di coralità, ma che trova rifugio nella solitudine per ascoltare la voce del cuore. Ebbe molti riconoscimenti seppure in concorsi minori: il 2° premio nazionale di Poesia contemporanea, il 3° premio nazionale San Domenichino e oltre trenta quelli assegnati alla memoria, tra cui il 2° premio assoluto al concorso internazionale Sicilia 80. Morì trentenne, stroncata da una grave malattia, il giorno dopo aver ricevuto la notizia del terzo premio al concorso San Valentino. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 441. De Meric Emilie Parigi 6 ottobre 1830 - post 1894 Mezzosoprano-contralto. Figlia di Josephine De Meric che, a Parma, sposò Timoleone Alexander. Lasciò la città ancora in giovane età: fu allieva di Rossini a Bologna e poi a Parigi. Cantò nell’estate del 1847 nella Sonnambula di Vincenzo Bellini e nel 1849 fu scritturata al Covent Garden di Londra dove è presente anche la stagione seguente. Scritturata poi dall’impresario Mapleson, cantò al Her Majesty’s Theatre tra il 1860 e il 1870, prendendo anche parte alle tournée nelle province britanniche. Cantò per dieci stagioni consecutive al Teatro Imperiale di Pietroburgo. Qui la conobbe Giuseppe Verdi che la scelse per la parte di Preziosilla sia nella capitale dell’Impero russo sia a Madrid: poi per lei rinnovò la parte di Azucena nel Trovatore . In Italia fu, per la prima volta nel 1853, al Teatro Grande di Trieste, e nel 1861 al Teatro Regio di Torino sempre in Trovatore . Ebbe una lunga carriera: ancora nel 1882 prese parte, con successo, alle quattro recite del Trovatore nella stagione straordinaria organizzata al Teatro Regio da Italo Campanini. Lo stesso tenore aveva cantato con lei varie volte all’Academy of Music of New York e la fece scritturare anche l’anno seguente nella stagione di inaugurazione del Metropolitan, dove cantò in Traviata, Faust, Sonnambula, Barbiere di Siviglia, La Gioconda e Don Giovanni . Nel luglio 1887 fu presente anche nell’ultima stagione inglese organizzata da Mapleson cantando al Drury Lane ne Il Barbiere di Siviglia . Quasi settantenne, il 2 febbraio 1894, cantò al Metropolitan di New York nella parte di Marta nel Faust di Gounod. Fu insignita di una onorificenza dallo zar di Russia. Sposò Nicola Lablache, figlio del basso Luigi. Ebbe una figlia Louise, che divenne mezzosoprano. Bibl.: Ferrarini M., Parma teatrale ottocentesca , Casanova, 1846, pp. 159-160; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 443.

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