Dalcò_Dizionario parmigiane

Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 484; Romei G., D’Orsi Angela o Angiola, in Dizionario biografico degli Italiani , XLI, 1992, p 509. D’Orsi Maria Teresa Parma 1687/1697 Attrice. Fu, secondo alcuni, figlia di Angela D’Orsi secondo altri moglie di Vittorio D’Orsi. Si tratta, probabilmente della famosa Spinette della Comédie-Italienne, specializzatasi nel rappresentare la parte dello Spirito Foletto. Fu presente nella compagnia di Francesco e Agata Calderoni al servizio di Massimiliano Emanuele di Baviera, a Monaco e a Bruxelles, dalla seconda metà del 1687 in poi. Nel marzo 1689 Vittorio D’Orsi si fece raccomandare dal duca di Baviera presso il duca di Mantova: certamente Teresa, nel 1695, era ancora al suo servizio perché il 23 maggio ottenne dal duca l’usufrutto della casa in cui abitava. Debuttò a Parigi nella pièce Spinette, Lutin amoureux : il soggiorno parigino si concluse poco dopo la chiusura della Comédie-Italienne il 14 maggio 1697. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 485; Romei G., D’Orsi Angela o Angiola, in Dizionario biografico degli Italiani , XLI, 1992, p 509. Dosso Emma in Bizzi - Parma 1962 Pasticcera. Gestì, insieme al marito Romeo, il bar pasticceria Bizzi all’inizio di via Cavour. Il locale era molto elegante, secondo i dettami dell’arredo ottocentesco, con un bellissimo banco e molte specchiere: fu il ritrovo preferito della borghesia parmigiana per bere aperitivi e liquori, e vi sostavano gli eleganti ufficiali di cavalleria del reggimento Guide di stanza in Cittadella. La pasticceria ebbe molteplici e ambiti riconoscimenti, come quello da parte della regina Margherita nel 1909. Romeo scomparve in quell’anno ed Emma continuò l’attività; nel 1959 venne nominata Cavaliere del Lavoro. La pasticceria rimarrà famosa per le paste meringhe e millefoglie e per i suoi ineguagliabili cannoncini. Componenti delle famiglie Sanvitale, Soragna, Paveri Fontana, Simonetta Pallavicino, Marchi, e professionisti, artisti, uomini d’affari erano sempre presenti nel locale. Bibl.: Marcheselli T., Parma di una volta , Grafiche Step, 2006, p 335. Dragoncelli Costanza Selva del Bocchetto 1 febbraio 1923 - Corbeil 3 settembre 1983 Partigiana e insegnante. Figlia di Giuseppe e Celesta Gardini. Emigrò nel 1931, con i genitori, in Francia. Durante la seconda guerra mondiale frequentò l’Università. Entrò nella Resistenza francese, nel gruppo Arc-en-Ciel, che faceva parte della Brigata Jean Moulin: agente di collegamento e di informazione operò con il nome di battaglia Monique . Il 17 maggio 1944 fu arrestata, insieme ad altri studenti, al Pensionato Internazionale di Parigi. Condotta all’Hotel Lutetia, sede dell’Alto Comando della Gestapo, subì i primi interrogatori. Il 12 luglio il Tribunale Militare la condannò a morte e venne trasferita a Berlino nella prigione di Moabit: l’esecuzione pubblica fu fissata per il 20 luglio, giorno in cui Hitler subì l’attentato nel suo quartier generale di Rastenburg. L’esecuzione venne dimenticata e in seguito venne trasferita nella prigione di Bornimstrasse: dopo tre mesi fu internata nel campo di concentramento di Ravensbrück, poi nella primavera del 1945 a Mauthausen. La Croce Rossa Internazionale la trovò in vita, ma in condizioni disperate: trasferita in un ospedale in Inghilterra, venne dimessa nel 1948. Rientrata a Parigi, si laureò e si dedicò all’insegnamento. Le fu conferita la Legion d’Onore e molti altri riconoscimenti: ufficiale della legion d’onore, Croce di guerra con palme, Medaglia dei combattenti volontari della Resistenza, Medaglia della deportazione, Medaglia della Resistenza nazionale, Delegata dipartimentale alla Sacra Conferenza. L’11 ottobre 1961, a Katzenthal, sposò René Barbier. Successivamente si unì in matrimonio a Jean Clemann, già conosciuto nel campo di sterminio di Mauthausen, figura leggendaria della Resistenza francese. Collaborò con il giornale Le Dauphiné

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=