Dalcò_Dizionario parmigiane

Libéré, e lasciò testimonianza della sua vicenda biografica incisa su nastri. Fu amica e collaboratrice dello scrittore e storico Alfred Mallet. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, II, p 489. Drugman Maria Parma 1915 Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana. Fu insignita della medaglia d’argento al merito “ per aver prestato un anno di lodevole servizio di guerra negli Ospedali ” durante il primo conflitto mondiale. Bibl.: Sitti G., Caduti e decorati parmigiani nella guerra di liberazione, 1915-1918 , Fresching, 1919, p 380. D’Ubaldo Clara Castel San Nicolò (AR) 14 gennaio 1918 - Parma 19 novembre 2011 Commerciante. Trascorse gran parte della vita nel microcosmo della centralissima strada Mazzini, dietro il banco della storica cartoleria Margini. Figlia di un ferroviere che fu trasferito a Parma, trascorse la sua gioventù e la sua adolescenza nei mitici “Molèn Bas”. Dopo un’esperienza come sarta, a 21 anni il matrimonio con Dante Margini, figlio di Ugo e Italia Margini, i fondatori della cartoleria che per tante generazioni di parmigiani fu punto di riferimento sia per l’acquisto di cancelleria che per raffinati articoli da regalo. Carattere dolce, ma al tempo stesso fermo e determinato, fu una donna dinamica sia nel lavoro sia in casa. Abitava nello stesso stabile in cui era ubicata l’antica cartoleria, e anche in pensione, tutti i giorni, prima che il negozio abbassasse per sempre la saracinesca, non rinunciava a una capatina in cartoleria. Bibl.: Sartorio L., Clara, una vita tra il profumo di quaderni, gomme e matite , Gazzetta di Parma, 21 novembre 2011. Dubray Giuseppina Parma 1844 Fotografa e dagherrotipista itinerante. Parigina, giunse a Parma nel luglio del 1844 e prese alloggio nella Casa Grassetti di borgo Felino. Si tratta, probabilmente della prima donna fotografa a operare in Italia: fu raccomandata dal genovese Stefano Pescio all’incisore Paolo Toschi che la inserì in un circuito di conoscenze altolocate. Bibl.: Spocci R., Fotografi e fotografie a Parma (1839-1876) , in Addio al Ducato. Parma nell’età della Destra storica (1860-1876) tra rimpianti ducali e orizzonti nazionali , Clueb, 2005, pp. 69-70. Durazzo Clelia Genova - Pegli 1830 Botanica. Figlia di Filippo, naturalista e bibliofilo, e Maria Maddalena Pallavicini. Iniziò a interessarsi di botanica seguendo l’esempio del padre e dello zio Ippolito. Dopo il matrimonio con Giuseppe Grimaldi organizzò, fin dal 1794, un giardino botanico nella villa che questi possedeva a Pegli, fuori Genova. Nel 1797 Clelia e il marito dovettero abbandonare la loro città per sfuggire ai tumulti che agitavano la Repubblica ligure e si trasferirono a Parma, dove rimasero alcuni anni. Fu qui che si dedicò allo studio della botanica sotto la guida di Baldassarre Pascal, direttore dell’orto botanico locale. Cominciò così a visitare i giardini della zona e le campagne parmensi, raccogliendo ovunque esemplari di piante: fu questo il punto di partenza del suo erbario. Sempre in questo periodo iniziò a collezionare i volumi per la sua biblioteca, che presto divenne una delle più celebri di soggetto botanico. Per perfezionare le sue ricerche, decise di recarsi in Austria, Boemia e Baviera, ove entrò in contatto con alcuni dei più noti botanici tedeschi. Terminato il viaggio nelle terre tedesche, tornò definitivamente a Genova: preferì però Pegli dove si dedicò alla cura del suo giardino che arricchiva di piante rare e sistemò la biblioteca.

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