Dalcò_Dizionario parmigiane

Antifascista. Sposò il conte Giuseppe Griffith: dall’unione, il 29 novembre 1896, nacque Antonietta. Alla fine dell’Ottocento, emigrò in Svizzera e a Bellinzona cominciò a frequentare l’anarchico Antonio Gagliardi con cui visse. Parteciparono alle attività del movimento anarchico nel Canton Ticino e contribuirono a organizzare una buona rete di soccorso per gli antifascisti italiani: ospitarono un centinaio di esuli di passaggio, tra i quali Luce e Bianca Fabbri, Errico Malatesta, Nino Napolitano e Luigi Bertoni. Madre e figlia furono controllate dalla polizia e segnalate per l’iscrizione nella rubrica di frontiera. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 7 luglio 1932. Bibl.: Manotti B., Un universo sommerso. Frammenti di vita di “sovversive” parmensi , in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 158 n 19; Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 184. Sitografia: Il cantiere biografico degli Anarchici in Svizzera www.anarca-bolo.ch/ Faita Parma 1172/1219 Fu badessa di monastero di San Quintino dal 1202 al 1219. E’ presente come monaca già nel 1172. E’ sempre presente, nei negozi giuridici riguardanti il monastero, in prima persona, mai affiancata da un rappresentante come un sindaco o un procuratore. E’ nominata nella “Nota delle Abbadesse dell’Insigne Monistero di San Quintino le quali erano perpetue”, documento conservato nel Fondo Documentario Moreau de Saint Méry Chiesa e Monastero di San Quintino delle Monache Benedettine presso l’Archivio di Stato di Parma. L’elenco riporta in ordine cronologico, dal 1144 al 1404, i nomi delle badesse e testimonia l’importanza di questa figura. Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, a.a. 2004-2005, p 125. Fano Alba Soragna 23 dicembre 1905 - post aprile 1944 Insegnante di stenografia e ragioneria. Sorella di Ermanno. Iscritta al Fascio femminile fin dal 1930, infermiera volontaria della Croce rossa, fu impegnata in iniziative assistenziali del quartiere (il gruppo rionale fascista “Filippo Corridoni”) per la raccolta fondi in favore della campagna antitubercolare. Abitava in Via Imbriani. Di origini ebraiche, il 7 dicembre 1943 venne arrestata e portata in questura: fu trasferita con la cognata Giorgina Padova e i nipoti Liliana, Luciano e Roberto nel campo di concentramento di Monticelli Terme. Fu deportata a Fossoli e quindi ad Auschwitz il 5 aprile 1944. Bibl.: Minardi M., Invisibili. Internati civili nella provincia di Parma 1940-1945 , Clueb, 2010, p 182 n 108. Fano Clelia Parma 5 luglio 1865 - Reggio Emilia 26 ottobre 1940 Storica. Figlia di Giacomo. Si trasferì a Reggio Emilia, nel 1900, dove ricoprì la cattedra di lingua italiana e storia nella Scuola normale Principessa di Napoli: vi insegnò fino al 1935. Appassionata di storia locale reggiana studiò, in modo particolare, il periodo napoleonico e quello risorgimentale. Molti suoi scritti si trovano pubblicati nella rivista La Provincia di Reggio (1922-1929). Socia della Deputazione di storia patria per le province estensi, membro della Consulta reggiana per la storia del Risorgimento, fu collaboratrice di Parma Giovine, Per l’Arte e Aurea Parma. Fu autrice di 76 pubblicazioni tra cui: Un poeta inedito della fine del secolo XVI: Pirro Ponti giureconsulto reggiano (1907), Scorci e figure di storia reggiana (1911), Il Battaglione della speranza - Il Teatro repubblicano - Il circolo d’istruzione (1930), Documenti e aspetti di vita reggiana 1796-1802 (1935), Francesco V. Il Risorgimento nel Ducato di Modena e Reggio dal 1846 al 1848 (1940). Nel 1959 il Comune di Parma le intitolò una strada.

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