Dalcò_Dizionario parmigiane
piatti che diventeranno storici: gli anolini in brodo, la bomba di riso coi piccioni, il pollo alla diavola e alla cacciatora e la faraona alla creta, vera specialità della casa. Quindi divento il ristorante “Stendhal”. La clientela aumentò e, negli anni Cinquanta, ci fu il grande successo: molti clienti importanti, e un menù sempre più ricco e attento a tutte le esigenze. Bibl.: Tamani E. (a cura di), Gli anni d’oro della cucina parmigiana , Gazzetta di Parma, 2005, pp. 55-57. Felicita Parma 1186 Fu badessa nel 1186 del monastero di Santa Maria degli Orti e fondatrice della chiesa di San Niccolò di Reggio Emilia. Bibl.: Dall’Aglio I., La Diocesi di Parma. Appunti di storia civile e religiosa sulle 311 parrocchie della Diocesi, Benedettina, 1966, I, pp. 478-479. Felicola Parma 1427 Santa. Subì il martirio il 13 giugno, giorno della sua ricorrenza: il cadavere fu sepolto al settimo miglio della via Ardeatina, ma nel 1110 fu traslato nella chiesa di San Lorenzo in Lucina. Nel 1427 due pellegrini di Parma portarono il corpo nella loro città e lo collocarono nella chiesa di San Paolo. Bibl.: Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, pp. 131-132. Felisa Nella 1895 - Parma 25 aprile 1944 Vittime di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 398. Fereoli Maria Virginia Parma 1989 - Felino 28 marzo 2006 Studentessa al liceo Ulivi. Fu uccisa, con centinaia di coltellate, in un parco di Felino da un coetaneo: la motivazione, durante il processo, fu che Maria Virginia lo aveva respinto. Il 3 febbraio del 2011 la Corte di Cassazione condannò l’omicida all’ergastolo. Sitografia: www.parma.repubblica.it Ferla Pierina Cremosano (CR) 13 novembre 1931 - Parma 1 gennaio 2014 Fisioterapista. Chiamata da tutti Peter, era animata da una profonda fede, dotata di una sensibilità e di una spiritualità potente, fuori dal comune. Primogenita di undici figli, volle diventare una fisioterapista, un lavoro duro, difficile, con una laurea conquistata con sudore e lavori saltuari per non pesare sulla famiglia, a Milano, nel primo dopoguerra. E’ lunga la lista dei centri per la riabilitazione dei ragazzi spastici che frequentò per conto dell’Aias (associazione italiana assistenza spastici). A Fidenza, per anni, lavorò alla Casa di Lodesana. Moglie dello scrittore Gianni Croci, negli ultimi giorni stava leggendo l’ultima fatica del marito, il romanzo Adriana . Dal 1991 al 2011, ogni anno, si recò in Bangladesh per curare i bambini, quei piccoli di strada che non hanno assistenza e cure: arrivava anche a sessanta in un giorno. Molti medici, e non solo dell’ospedale di Parma, le inviarono numerosissimi pazienti: lei cominciava il lavoro alle sei di mattina fino alla sera. A Parma collaborò con due neuropsichiatri infantili come Mario Parma e Carmine Faenza. Ogni giorno era un via vai di persone che avevano bisogno delle sue mani e delle sue parole per un mal di schiena, per un dolore al fianco, per una sciatica. Negli ultimi tempi anche alcuni giocatori
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