Dalcò_Dizionario parmigiane
Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, a.a. 2004-2005, p 301. Gatti Maria Borgotaro 1924 - 1 maggio 2002 Gelataia. Aveva dodici anni quando Maria “dal Gatu” (come sarà sempre chiamata) cominciò al lavorare, secondo la tradizione della famiglia Gatti, a produrre e gelati. Era stato il padre Giuseppe, insieme alla moglie Giuseppina, ad avviare l’attività in paese: poi il testimone passò ai figli, in particolare a Maria. Prima il triciclo a mano, poi a pedale, si faceva trovare all’uscita dal cinema e dalla scuola, alla partita di calcio, alla stazione e alla messa: sempre pedalando per vendere il suo prelibato gelato. Nel 1983, in accordo con i fratelli, lasciò l’attività ma la condizione di riposo non durò a lungo: infatti cominciò a produrre gelato che veniva servito nelle case, soprattutto in occasione di feste e ricevimenti. Aveva riacquistato una piccola attrezzatura, adibito una stanza a laboratorio e aveva ricominciato: con un apecar batteva le strade del paese con la prelibatezza più richiesta, cioè il gelato alla crema, preparato con una ricetta inimitabile. Diventata un simbolo per il paese, è ricordata per i suoi magnifici cappellini, sempre colorati e di fogge diverse, e per il suo sorriso. Bibl.: Bernardi G., Borgotaro , in Dall’Acqua M., Sartorio L, Uccelli G., (a cura di), Fredde dolcezze: sorbetti, gelati e gelatieri parmigiani , Gazzetta di Parma, 2005, pp. 111-117. Gatti Rosa - Tabiano Terme 1927 Imprenditrice. Nel 1874 sposò Giacomo Corazza. Insieme al marito acquistò, nel 1882, il castello di Tabiano dai conti Douglas Scotti di Vigoleno: apportarono trasformazioni, restauri e abbellimenti di rilievo e fissarono lì la propria residenza. A Rosa, capace negli affari e avveduta amministratrice del patrimonio ereditato dal padre, è dovuto il consolidamento della fortuna della famiglia. I coniugi investirono capitali nell’acquisto di terreni a Tabiano, e portarono avanti alcune redditizie attività come il commercio in Inghilterra e l’acquisto del diritto di sfruttamento del sottosuolo di Salsomaggiore, cui dovettero rinunciare nel 1907 per il passaggio della gestione delle terme allo Stato. Da sottolineare il contributo dato dalla famiglia allo sviluppo e al potenziamento della città termale con la costruzione della ferrovia Fidenza- Salsomaggiore, progettata da Luigi Corazza (fratello di Giacomo), e dell’acquedotto Re dei Ruscelli . Alla morte del marito, Rosa continuò a seguire le attività industriali e commerciali e fu solo alla morte di lei che subentrarono i due figli Simone e Carlo, ma solo nella conduzione agricola dei possedimenti di Tabiano. Bibl.: Soresina D., Enciclopedia diocesana fidentina , 1961, pp. 119-122. Gavazzoli Elsa 1924 - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 137. Gazza Clelia 1903 - Parma 5 ottobre 1959 Sarta. Attrice dialettale, per trent’anni interpretò figure di secondo piano, guizzanti e simpaticissime: è ricordata soprattutto come la Marianna di Al fiol dla serva . Nel 1929 debuttò, a ventisei anni, in quel ruolo nella compagnia dei fratelli Clerici: partecipò anche a una lunga tournée
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