Dalcò_Dizionario parmigiane

Parma e, nel 1954, sposò Bruno Lombardi. Forte della propria passione per la salvaguardia dei diritti delle fasce più deboli, decise di approfondire le proprie conoscenze, iscrivendosi alla Scuola di Partito del PCI alle Frattocchie (Roma). Partecipò da estroversa comunicatrice alle impegnative campagne elettorali siciliane del ‘63 e ‘65. Per l’impegno politico svolto venne invitata sia nel Comitato Federale del PCI sia nella Segreteria dell’UDI. Negli anni Settanta venne eletta nel consiglio del Quartiere Cittadella. All’inizio degli anni Ottanta rientrò in Versilia, dove fu nominata nel Direttivo del Comitato di Sezione del PD: collaborò attivamente con SPI-CGIL e AUSER, ricoprendo l’incarico di Presidente del Filo d’Argento di Viareggio. Nei primi anni 2000 fece ritorno a Parma. Fonte: notizie fornite da Roberto Lombardi. Gonzaga Camilla Vescovato 1500 - San Secondo Parmense 1585 Dama di compagnia. Figlia di Giovanni Gonzaga, signore di Vescovato e di Laura Bentivoglio. Sposò nel 1523 a Pier Maria III Rossi, conte di San Secondo del casato dei Rossi di San Secondo. Rimase ben presto vedova e divenne dama di compagnia di Margherita d’Austria, moglie di Ottavio Farnese: l’accompagnò nel viaggio a Bruxelles dove rimase fino al 1566. È stata ritratta nel celebre dipinto del Parmigianino Ritratto di Camilla Gonzaga coi tre figli . Bibl.: Bertini G., Jordan Gschwend A., Il guardaroba di una principessa del Rinascimento , Guaraldi, 1999, p 7. Gonzaga Elisabeth (de) vedi Rangoni Elisabetta Gonzaga Giulia Gazzuolo (MN) 1512? - 19 aprile 1566 Figlia di Ludovico, signore di Bozzolo, Sabbioneta e Gazzuolo e di Francesca dei conti Fieschi di Genova. Erudita e amante delle lettere e della musica, nel 1526 venne data in sposa a Vespasiano Colonna. E’ la giovane donna ritratta nel quadro La schiava turca del Parmigianino, conservato presso la Galleria Nazionale di Parma e annoverato fra le “icone del Rinascimento”. Intorno alla fine del Settecento l’opera giunge agli Uffizi di Firenze e acquista quel nome: nel 1928 giunse, grazie a una permuta, a Parma. Fu la protagonista di un episodio, nell’agosto del 1534, che ebbe grande risalto fra le corti europee: il pirata Kair Ad-Din (Ariadeno Barbarossa), comandante supremo della flotta turca stanziata a Tunisi e flagello delle navi cristiane, depredò la costa fino a giungere a Minturno e ad assalire il castello di Fondi con l’intento di far prigioniera la donna più bella e colta del tempo, appunto Giulia. La giovane, già vedova, riuscì a fuggire. Da questo episodio deriverebbe il titolo del quadro. Bibl.: De Rossi A., La misteriosa “Schiava turca” del Parmigianino: Giulia Gonzaga Colonna , Aurea Parma, XCI, 2007, pp. 159-176. Gonzaga Giuseppina Bellagio 10 luglio 1882 - Roma 18 maggio 1948 Benefattrice. Figlia del principe Luigi e di Giovanna Melzi d’Eril di Lodi. Il 20 aprile 1907 sposò a Milano Negrone Meli Lupi. Durante la prima guerra mondiale fu volontaria della Croce Rossa. Nel 1942 fu promotrice della Conferenza femminile San Vincenzo di Soragna, di cui fu presidente e consorella visitatrice sempre disponibile verso gli indigenti, i disoccupati e i profughi. Diede avvio, nel 1947, all’Ospedale Santa Rita, ma non le fu concesso di vedere completata l’opera che tanto le stava a cuore. Bibl.: Colombi B., Soragna. Feudo e Comune , Battei, 1986, I, p 370; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 29. Gonzaga Paola

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=