Dalcò_Dizionario parmigiane

Sabbioneta 1504 - post 1570 Figlia di Ludovico Gonzaga e Francesca Fieschi, la maggiore delle sei figlie. Sorella di Giulia, sposò nel 1516 il conte Gian Galeazzo Sanvitale, figlio di Jacopo e Veronica da Correggio, signore di Fontanellato, alleato dei francesi e del papa, legato da amicizia con i Farnese. La giovane sposa portò una ricca dote di denaro, derivata in buona parte dal lascito di Giovanni Francesco Pallavicino, marchese di Zibello, primo promesso marito. Dall’unione nacquero nove figli: Giacomantonio che sposò Emilia Pallavicino dei Marchesi di Zibello-Sogliano; Roberto che sposò Antonia Gonzaga; Luigi che sposò Corona Cavazzi; Eucherio vescovo; Pirro, Federico, Filotea, Pericaria e Clizia. Donna di grande cultura fece della rocca di Fontanellato un vitale centro artistico e fu committente di celebri opere d’arte, come gli affreschi con la Storia di Diana e Atteone ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, dipinti da Parmigianino nel 1524: probabilmente Paola venne ritratta in una delle lunette in veste di Cerere, con una spiga e uno scrigno in mano. Anche l’ambiente della stufetta, eseguito in quaranta giornate di affresco, fu “segreto”: Vasari lo ignorò ed è descritto, per la prima volta, ne Le Ville di Anton Francesco Doni del 1566 circa, dove a proposito della “Quarta villa” si parla di una residenza lombarda in cui si trova “... per mano del Parmigianino, Diana in una fonte con [...] ninfe ignude, la più dolce cosa che si possi vedere; le carni delicate, i visi celesti, le attitudini dilettevoli...”. Successivamente la descrisse l’Affò nel 1784. Secondo alcuni studiosi è la Madonna dal collo lungo , eseguita dal Parmigianino attorno al 1535 su commissione di Elena Baiardi. Bibl.: Ventura L., I Gonzaga delle nebbie: storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po , Silvana, 2008; Vecchi V., Tre donne Sanvitale nel primo Cinquecento a Parma Susanna, Laura, Paola , in Aurea Parma, 1996, pp. 198-208; Viola L., Parmigianino , Grafiche Step, 2007. Gonzaga Vittoria Felice Guastalla 1609 - Parma 19 giugno 1688 Monaca. Figlia di Ferrante Gonzaga, duca di Guastalla, e Vittoria dei principi Doria. Aveva sette anni quando morì la madre. Frequentava la Corte di Guastalla il cappuccino Bonaventura da Parma che le propose di entrare in un monastero di Cappuccine. Entrò nel monastero di Santa Maria della Neve di Parma il 23 aprile 1626, con il nome di Angela. Umilissima condusse una vita di penitenza e si occupò, in particolare, delle consorelle malate. Fu badessa del monastero e, dopo la morte, le furono attribuite profezie e guarigioni. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 31; Lecchini R., Cappuccine a Parma , 1982, pp. 41-49. Gotelli Angela Albareto di Borgo Taro 1905 - Genova 20 novembre 1996 Insegnante e politica. Fece parte dell’assemblea costituente nel 1946. Figlia di Domenico, medico condotto in Valtaro. Giovanissima, si laureò in lettere presso l’Università di Genova. Fu eletta Presidente nazionale degli studenti cattolici. Insegnò in molti licei, da Trieste a La Spezia. Crocerossina nel periodo della Resistenza, contribuì in qualità di mediatrice, allo scambio dei prigionieri dimostrando grande coraggio. Nel 1946 fu eletta tra i membri della Costituente. Come deputato della Costituente, fu componente della commissione Istruzione e Sanità. Fu inoltre vice delegato nazionale del Movimento femminile della Democrazia Cristiana. Alle prime elezioni politiche si presentò nella circoscrizione della Liguria comprendente le province di Genova, Savona e La Spezia: venne eletta in Parlamento, unica donna democristiana di quella circoscrizione. Lavorò a fianco dei più grandi statisti del dopoguerra facendosi apprezzare per la sua correttezza e la sua tenacia. Mantenne per altre tre legislature il suo mandato parlamentare e le furono affidati alcuni importanti incarichi: sottosegretario alla Sanità nel governo De Gasperi (1958-1960) e sottosegretario al Lavoro nel governo Fanfani del 1958. Presentò alla Camera proposte di legge riguardanti il contributo del governo ai fondi internazionali delle Nazioni Unite per l’infanzia (1959), il riordino dei patronati scolastici (1957) e il miglioramento del trattamento previdenziale

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=