Dalcò_Dizionario parmigiane
alle ostetriche (1961). Dal 1963 al 1972 fu presidente dell’Opera nazionale maternità e infanzia. Fu sindaco di Albareto dal 1951 al 1958. Da lei venne il sostegno per alcune opere importanti, come l’acquedotto intercomunale del Centocroci e l’edificio scolastico. Fu sepolta ad Albareto. Bibl.: Giuffredi E. (a cura di), Le madri della Repubblica. Voci e volti delle donne nell’Assemblea Costituente , Mattioli, 2007; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 35. Gradellini Anna Parma 21 dicembre 1922 - 29 aprile 1976 Mezzosoprano. A diciannove anni iniziò a studiare con il maestro Brancucci, poi Renzo Martini, per perfezionarsi a Milano. Debuttò nel 1951 al Teatro Nuovo di Verona come Maddalena in Rigoletto , cui seguì Azucena ne Il trovatore . Fu poi a Firenze e a Milano e fu anche presente sulle scene del Piccolo Teatro Lirico Pezzani di Parma ne Il matrimonio segreto . Nel gennaio 1958 fu al Teatro Municipal di Gand in Il Barbiere di Siviglia , nel febbraio al Stadtkirche Burgdolf di Berna in Laudi di San Francesco d’Assisi . Dal novembre 1958 al febbraio 1959 fu in tournée in Francia con Il trovatore , poi in Germania. In Belgio cantò ancora nel febbraio 1960 al Teatro de la Monnaie di Bruxelles. L’ultima volta sulle scene fu nell’ottobre 1960 in un Barbiere al Teatro Giocosa di Ivrea. Bibl.: Vetro G. N., Dizionario dei musicisti di Parma dalle origini al 1950 , Tecnografica, 2008, p 197. Gramatica Emma Borgo San Donnino 22 marzo 1872 - Ostia 8 novembre 1965 Attrice. Figlia di Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, costumista. Quando nacque si trovavano a Borgo San Donnino, con la compagnia teatrale di Luigi Monti. Esordì giovanissima in teatro, tanto che il suo nome figura già in programmi teatrali nel 1884. Insieme alla sorella Irma, fece parte della compagnia di Eleonora Duse e fu in tournèe in Italia, in Russia e America. Per un anno fu nella compagnia Pietriboni, poi con quella dell’Aleotti si recò ancora in America. Al rientro a Bologna fu ancora con la Duse: la seguì in Germania, Spagna, Austria e Russia, in parti di secondo piano. Quindi fece parte della compagnia Rosaspina-Montrezza come prima attrice giovane e poi passò nella compagnia sociale diretta da Luigi Biagi. Per la quarta volta ritornò alla Duse quindi, rimessasi da una grave malattia, entrò nella compagnia Andò-Leigheb-Reiter, interpretando la prima attrice giovane in La lupa del Verga, in Mamma del Praga e in La seconda moglie del Pinero. In seguito, scritturata ancora nella compagnia Andò-Tina Di Lorenzo, sostenne con successo le parti di Elena in Caterina di Lavedan, di Nora in La sorella maggiore del Lemaître. Scritturata nel 1899 da Ermete Zacconi come prima donna, rimase con questi due anni, cogliendo consensi di pubblico e di critica in Lindoro di Carlo Goldoni e in Gloria e Gioconda di D’Annunzio. Sempre come primadonna passò nelle compagnie Alfredo De Santis e Andò, quindi nel 1903 formò compagnia con Leo Orlandini e Fabbri. Successivamente, per il triennio 1906-1909, stette con Ruggero Ruggeri e infine, nel 1909, divenne capocomica e direttrice di una propria compagnia. Attrice colta e intelligente, divulgò in Italia le opere di molti drammaturghi nordici, tra cui Ibsen, G.B. Shaw, Enrico Bataille, Barrie e Wolff. La ragione del suo successo furono le interpretazioni così sentite, sorrette da una grande dolcezza, precisa dizione e un’eleganza innata del portamento e dei gesti. Sospese l’attività dal 1926 al 1928, anno in cui si ripresentò con la sorella, per una tournée nell’America del Nord. Nel 1947 fu a Buenos Aires dove rimase due anni: poi si trasferì in Spagna e, nel 1950 tornò in Italia. Debuttò nel cinema nel 1916 in Quando il canto si spegne : ritornò sul grande schermo nel 1954, firmando la sceneggiatura e la regia con Piero Ballerini, del remake di La vecchia signora . Fu interprete sensibile di Napoli d’altri tempi (1938), Sissignora (1941) e Miracolo a Milano (1951) dove fu Lolotta, la nonna di Totò: chiuse la carriera con due film di Carmine Gallone, Don Camillo monsignore (1961) e La monaca di Monza (1962). Bibl.: Campari R., Parma e il cinema , Silvana, 1986, p 135; Enciclopedia dello spettacolo , UNEDI, V, 1958, pp. 1556-1557; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III,
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